Giorgia Surina, Carolina Crescentini e Martina Colombari nel parterre.
Creatività e modernità: sono i valori per i quali combatte la donna di Ermanno Scervino. Da un costante, ricercato gioco di contrasti con capi e texture di ispirazione militare emergono, con piena forza, la sua sensualità e bellezza.
Il dialogo tra maschile e femminile è incessante. Cappotti e parka dalla vestibilità over, decorati come uniformi, hanno intarsi di pelliccia oppure sono proposti in nuances delicate.
Il tailleur si rinnova e diventa capo icona. La donna Scervino lo indossa nella variante in principe di Galles, rilavorata e alleggerita con fili di lino, oppure in impalpabile macramè, anche con revers effetto smoking, e in velluto a macro coste. Il cinturone militare, morbidamente allacciato, è il pretesto per esaltare il punto vita.
Per la sera, sono a contrasto le lunghezze: gli abiti bustier in rouches di organza su macramè, corti come minigonne sul davanti, si prolungano in uno strascico prezioso.
Gli accessori non sono un semplice complimento, ma diventano protagonisti del gioco: con i look più femminili si indossano cuissard flat o francesine, illuminate dalle borchie che compongono la coda di rondine, mentre l'attitudine garçonne è stemperata dal tacco a stiletto.