Manuel Agnelli nel parterre.
Impetuose nella loro maestosità, piene di segreti, abitate da esseri sconosciuti, irraggiungibili per tutti coloro che desiderano conquistarle, le montagne da sempre custodiscono il fascino del sublime.
Fulcro della spiritualità a cui l’uomo ambisce da secoli, le montagne rappresentano il cammino che dalla terra porta direttamente verso il cielo. Ispirandosi al potere mistico e alla bellezza naturale dei paesaggi montuosi, le fantasie e le tecniche di lavorazione utilizzate per creare questa collezione nascono proprio dalla passione di Kean per le montagne, intese come luogo di confine tra la realtà e l’immaginazione.
Per quest’autunno, Kean propone una collezione uomo ispirata ai miti e alle leggende legati alla montagna. I materiali sono frutto di una libera sperimentazione che si contraddistingue per l’attenzione particolare alla percezione tattile. Un’estesa lavorazione a stampa aggiunge consistenza ai morbidi capi in velluto, come nel caso della giacca con cappuccio decorata con motivo chevron. La stessa lavorazione dona al completo con soprabito e pantaloni a fiori una ruvidezza che quasi offusca il lusso classico del tessuto. I maglioni in lana incredibilmente morbida, sono sottoposti alla tecnica di decolorazione giapponese dello Shibori, con motivi e linee che ricordano i quadri di Barnett Newman. I lunghi e sontuosi cappotti in lana sfoggiano un motivo a foglie ottenuto ricorrendo a un’innovativa colorazione derivante dall’argilla, che dà vita allo stile semplice e imperfetto. In contrasto con le lavorazioni più naturali, i capi in nylon, tra cui pullover, parka impermeabili e pantaloni, sono caratterizzati da una stampa mélange, che rappresenta l’essenza dello stile per questa stagione. Simpatici orsi, lupi maestosi e cervi dal portamento regale - tutti abitanti delle montagne - decorano spalle, tasche e fodere interne dei capi della collezione. Da molti anni questi personaggi, come veri e propri amici fidati, arricchiscono il lavoro e le collezioni di Kean.
Una fantasia di foglie in lurex lamé pervade pullover velati e blazer sartoriali, risultato di una tecnica di tessitura morbida appositamente impiegata affinché i capi mantengano la loro eleganza man mano che si indossano. I modelli sono frutto dell’equilibrio perfetto tra innovazione tecnica e tradizione sartoriale. Le giacche a doppio petto e i cappotti lunghi stile kimono si chiudono con fibbie, mentre le spalle sono rivestite in un tessuto impermeabile antistrappo generalmente utilizzato per fabbricare paracaduti. I morbidi pantaloni patchwork in nylon presentano zip e coulisse elastiche sulle caviglie e sulle ginocchia, che consentono di creare volumi diversi quando lo si desidera. Il velluto dévoré è stato realizzato in nylon per ottenere un tessuto che sia flessibile e morbido, ma impeccabilmente sartoriale. Anche gli smanicati imbottiti dal taglio corto, con il classico motivo cachemire di Etro, sono lavorati con la tecnica del dévoré. I kilt alla Highlander in tartan e pied-de-poule sono stati realizzati rievocando la collezione ispirata alla montagna.
Gli zaini e gli scarponcini da trekking high-tech, che completano la collezione, sembrano essere stati realizzati con parti di altri elementi della collezione. È il caso, ad esempio, dell’imbottitura con effetto matelassé sulla tomaia delle scarpe. Il tipico tessuto delle cravatte, generalmente più fitto per resistere meglio all’acqua, è utilizzato per fabbricare i pannelli degli zaini, impreziositi da campanelline che scandiscono passo dopo passo l’ascesa verso la vetta. I sacchi a pelo indossati come mantelli donano il calore ideale per addormentarsi sotto una coltre stellata in cima a una montagna. Gli sci e le tavole da snowboard decorati con motivo cachemire sono il fiore all’occhiello della collezione. “L’unico modello che userebbero uno sherpa o un monaco”, assicura Kean.