Michele Placido, Ambra Angiolini, il rapper Future e il Sindaco di Milano, Beppe Sala nel parterre
Texture e silhouette sono i cardini della ricerca di Giorgio Armani: una riflessione autoriale innovativa, guidata dall'idea che rigidità e protocolli obsoleti vadano scardinati con inesorabile garbo. E' attraverso l'uso di materiali e lavorazioni preziose che si ridisegna la figura maschile.
Questa stagione Giorgio Armani lavora sui classici con eclettismo e spirito di sintesi, evolvendo i codici per definire un'idea di eleganza sintonizzata sul presente ma ricca di memoria.
Il corpo, con la sua bellezza individuale e irripetibile, viene esaltato da capi che disegnano una figura rigorosa. Sono le grandi sciarpe-manica a definire l'immagine: percorrendo le braccia e incrociandosi sul petto, incorniciano il viso, a sua volta illuminato dal segno ricorrente della camicia bianca e da cappelli piccoli e composti.
Le superfici sono calde, lussuose e organiche, con gli shearling voluttuosi che aggiungono una nota inattesa e vibrante. La palette cromatica è un impasto di tinte maschili e armaniane esaltate da tocchi di arancio, azzurro polvere, bordeaux intenso e toni di verde che si alternano al classico blu.