Jo Squillo intervista Andreas Krontaler © tv-moda
Una collezione che è un inno all'amore e una celebrazione dello stile oltraggioso, punk e dirompente che da sempre fa parte del dna Vivienne Westwood.
Sulla passerella, che si trasforma in un rave party, Andreas Kronthaler ripercorre la storia stilistica della sua compagna di vita e musa ispiratrice.
"Cara Vivienne,
Dio da quanto ci conosciamo! Che meraviglia.
Voglio celebrarti come mia collaboratrice, amica e partner, mia insegnante e ovviamente musa.
Dopo essermi fatto un esame di coscienza, ho riflettuto su di te, sul tuo lavoro nella moda negli anni e su quanto ha significato per me.
È iniziato negli anni Settanta con i Teddy Boy, la tappezzeria e il tappeto a fiori degli anni Cinquanta nella boutique Let It Rock a King's Road e naturalmente gli abiti in gomma che adoro.
A metà degli anni Ottanta è il momento della tua Mini Crini, che ripropongo oggi in Harris Tweed rosso.
Gli anni Novanta sono rappresentati da abiti sartoriali dalle forme esagerate, la stampa capelli e la Krall Shirt che produciamo ancora oggi.
Dopo arriva l'UNISEX.
Gli abiti bianchi alla fine sono ecosostenibili, prodotti riciclando vecchi abiti e avanzi di tessuto.
Ti ho copiato due abiti. Il primo un maglione punk che ti eri fatta a maglia e che dice così tante cose di te. Il secondo è la tuta di Sara (Stockbridge) che indossavi quando ti ho conosciuta.
Nel dubbio, vestiti elegante!
Una persona non deve mai vedere il tuo cervello lavorare in ciò che indossi e ci si veste per poter essere eventualmente nudi.
Questi tuoi mantra e molto di più sono diventati parte della mia vita e del mio lavoro.
Ancora oggi credo che tu sia la donna meglio vestita.
Ti amerò per sempre.
Andreas"