Quando la ricercatezza incontra lʼinnovazione allʼinsegna del Made in Italy.

Jo Squillo: Carlo Pignatelli

Quando la ricercatezza incontra lʼinnovazione allʼinsegna del Made in Italy.

30 Apr 2019 - 18:05
 © tv-moda

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Carlo Pignatelli si conferma protagonista della settima edizione della Barcellona Bridal Fashion week, con una sfilata che ha portato in passerella le collezioni 2020, creazioni uniche capaci di aggiungere alla tradizione nuovi ingredienti in chiave couture.
L’evento, tenutosi all’interno della cornice della Valmont Bridal Fashion Week di Barcellona, ha segnato un altro importante traguardo all’interno di un percorso che unisce ricercatezza e innovazione: per la prima volta ha visto insieme in passerella Carlo e Francesco Pignatelli, che rappresentano il successo di una storia Made in Italy capace di rinnovarsi, pur rimanendo fedele a quel carattere unico e riconoscibile che lo contraddistingue.

Ad ammirare le nuove collezioni Carlo Pignatelli oltre alla presenza di numerosi buyers internazionali, un parterre di socialite e celebs internazionali come la top model Renata Zanchi e i digital talents Luca Vezil, Virginia Stablum e Peter Tagliaferri che hanno ammirato le suggestioni nobiliari tributo all’interior design delle dimore aristocratiche, in cui stucchi, decori, affreschi e volute, dipinte e scolpite, prendono forma nelle lavorazioni dei tessuti. 
Un’ispirazione che lascia una traccia delicata sui modelli maschili dedicati a sposi attenti e una nuova eleganza ridefinita da dettagli suggeriti da Madre Natura: spighe lavorate in corda sui rever e sulle pettorine degli abiti; inediti porte bonheur crochet in cotone si posano come promesse di fortuna sui colli, sui polsini, sugli accessori. 
Le materie prime sono nobili e pure: seta, lino, cotone trattati con finissaggi artigianali. 
Ad interpretare in passerella uno dei looks più rappresentativi di Carlo Pignatelli, Axel Pons: il giovane talento della Moto 2 è stato modello per un giorno in esclusiva per la maison. 
La sposa Couture si muove sofisticata in una dimensione che predilige abiti dai volumi importanti, forme scultoree in cui le texture rimandano al preciso design dei giardini all’inglese, con la loro anima e le loro cromie delicate. 
Macro rose fil coupé, rete platino, jacquard gipsofila, boccioli nati da ricami uniti a tessuti che sono sete cangianti, sono lurex iridescenti, sono ricami tridimensionali. 
Carlo Pignatelli firma, ancora una volta, una collezione che è la storia di un sogno accompagnando i suoi sposi in un universo definito da un heritage sempre attuale, una dimensione magica in cui tutto è possibile.

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