Paris Fashion Week.

Jo Squillo: Dior, la collezione Fall-Winter 25/26

La moda come teatro: una sfilata per rappresentare una lei. Un’opera in cinque atti e una performance intensa sotto la regia di Bob Wilson.

19 Mar 2025 - 08:00

Per Maria Grazia Chiuri l’abito è un vettore di trasformazione.

Per la sfilata Dior prêt-à-porter autunno-inverno 2025-2026, ha voluto rivisitare i ricordi e i gesti che appartengono all'eredità Dior, forgiando un dialogo plurale con la storia della moda in continua evoluzione. Così la camicia bianca, elemento fondante liberato dagli stereotipi, dialoga con le forme concepite da Gianfranco Ferré, architetto ed ex direttore artistico di Dior.

Il guardaroba, simbolo di metamorfosi, svela balze a forma di colletto rimovibile; evoluzione della gorgiera di Orlando – ispirata all’omonimo personaggio del romanzo di Virginia Woolf – di un’epoca lontana che sfida il tempo e i generi. Influenze diverse interagiscono e disegnano una mappa segnata anche dal ritorno della T-shirt J’adore Dior firmata John Galliano. Come crinoline smaterializzate, nastri di velluto nero fissati con perle barocche, danno consistenza a gonne e abiti.

L’esplorazione delle storie che attraversano la moda e le sue digressioni permette di celebrare una femminilità che immagina futuri possibili mescolando evocazioni di un passato sempre più vicino al guardaroba contemporaneo.

© Ufficio stampa

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