In passerella una collezione urbana ed eclettica, all'insegna di una joie de vivre contagiosa.
Come in un teatro elisabettiano, per la messa in scena del quotidiano, Giorgio Armani suggerisce con coerenza abiti che esaltano la persona, non il personaggio.
In Emporio Armani questo credo di stile assume un’inflessione urbana, eclettica, venata di humour impalpabile. Per l’Autunno/Inverno 2023/24 di Emporio Armani, l’ironia è sottile ma evidente, come il sorriso smagliante della modella la cui gigantografia fa da sfondo alla passerella e che riassume lo spirito e l’attitudine della collezione.
I piccoli cappelli, così come le giacche dalle abbottonature asimmetriche, e i top da sera con le bretelle di gros, ricordano l’abito di scena, filtrato con occhio armaniano. La collezione è svelta, leggera: sono gli orli corti a segnare il ritmo, abbinati a stivali che danno a tutto un tono grafico, alternati a pantaloni fluidi. La silhouette è precisa, scattante, con le spalle segnate e la vita marcata da alte cinture a bustino. Il gioco di maschile e femminile è evidente come un tratto di dna, declinato in giochi di volumi e texture, con le superfici lucide mescolate ai mohair, ai canvas, ai velluti operati, in un amalgama di neri, bianchi e grigi con tocchi di magenta intenso e luminescenze metalliche. Il giorno e la sera si scambiano, negli abiti come negli accessori: bomber di velluto intagliato, grandi shopper ricoperte di paillettes, un colletto di camicia che fa da collana sull’abito da sera.
Nel cerchio, come a teatro, tutto torna, nel segno di un classicismo fuori registro.