Il sogno creativo di Giovanni Raspini è l'utopia del Nautilus e di Nemo, ovvero Nautilus / gioielli dal sottomarino del Capitano Nemo, la mostra/evento che prende vita nelle splendide sale di palazzo Visconti a Milano. Ispirata proprio dal romanzo di Jules Verne, la mostra chiude la trilogia iniziata con Wild e proseguita con Vanitas Mundi, penetrando gli immensi abissi oceanici, sconosciuti e ricchi di bellezze incommensurabili.
Per Giovanni Raspini Nautilus significa avventura, fantasia e creatività. Ispirandosi a temi affascinanti come i tesori del mare, il mondo della fantascienza, la tecnologia di fine Ottocento, le esposizioni universali e la moda tra Liberty e Art Déco, Giovanni Raspini ha sviluppato tutta la sua capacità di citazione e interpretazione per creare gioielli strabilianti ed oggetti onirici. Tesori che raccontano quell'universo di fantasia e di scoperta, immaginati come parte dei sontuosi interni del sottomarino del misterioso Capitano Nemo. Gioielli importanti con perle, pietre e coralli, tutti realizzati a mano attraverso l'antica tecnica della fusione a cera persa, architetture di argento e bronzobianco dalle scenografie visionarie e intriganti. Come il sottomarino in bronzo, eroe della mostra, che nasce dalla collaborazione ad hoc con lo storico creativo toscano Giancarlo Fulgenzi.
“Jules Verne”, dice Giovanni Raspini, “oltre il romanzo scientifico ha davvero inventato la grande fantascienza e l'ha incarnata per tutti noi che abbiamo sognato sopra quelle pagine incredibili. Dopo tanti anni anche noi vogliamo raccontare quel mondo e offrirne un'interpretazione legata alle nostre capacità narrative. Siamo gioiellieri e argentieri, quindi il nostro omaggio e tributo è stato quello di progettare gioielli, argenti ed oggetti. Naturalmente, protagonista della mostra è il sottomarino Nautilus: questa creatura tecnologica ottocentesca che ci sembra tanto tanto animalier”.