Jo Squillo: Julien Fournié, la collezione Haute Couture Fall Winter 23-24

Difensore dei valori femminili (diplomazia piuttosto che conquista, umorismo piuttosto che aggressività, seduzione piuttosto che sottomissione), il couturier francese afferma più che mai che le donne sono l’unico vero scudo per proteggere l’umanità da tutti gli slanci della mascolinità che la mettono in pericolo con la guerra e la violenza.

Medaglie, decorazioni e altri ornamenti dall'ambito militare appaiono sui suoi abiti in uno spirito festoso.

Giocando su outfit maschili estremamente femminilizzati (smoking con ricami eccessivi, cinture con tasche, jersey di seta spezzati, pantaloni e camicie militari riciclati, un cappotto da soldato della Prima Guerra Mondiale rivisitato), Julien Fournié interpreta con codici militari lo spirito della collezione, per far risaltare lo splendore delle donne.

I ricami letteralmente attaccano, guadagnano terreno e invadono tessuti preziosi.

Una battaglia di glitter si svolge tra le elaborate trame di seta e il lurex viene divorato dai ricami.

Altrove, “cannetille”, un filo metallico, orna il colletto di giacche “oversize” in dupioni di seta, velluto o raso.

I cappotti larghi si distinguono per il loro volume. Alcuni ricordano i kimono.

Julien Fournié non si nega alcuna ispirazione, né geografica né storica. Si diverte con la maglia cotta così come con equipaggiamenti da samurai e abiti da soldato delle guerre del XX secolo, con mantelli da equitazione e crinoline da uomo.

Kaki, blu laguna, oro rosa, viola, rosso compongono la tavolozza dei colori della stagione senza dimenticare nero.

La sposa, arcangelo della dolcezza, appare nel suo immacolato mantello di seta bianca, e svela un abito ornato di stelle argento. Con la sua corona di cristallo, viene da un'altra galassia per trascendere tutti i conflitti dell’universo e ricordare all’umanità che siamo fatti di polvere di stelle.