#Cielo&Sabbia.

Jo Squillo: Lardini, la collezione Uomo Primavera/Estate 2024

Un viaggio nell’anima di un uomo che abbraccia il suo passato e si apre al futuro.

03 Nov 2023 - 08:00

Parte da elementi primigeni la collezione P/ E 2024, ispirata alle atmosfere di un deserto immaginario che dona suggestioni cromatiche e formali a una silhouette affusolata, essenziale eppure preziosissima in ogni dettaglio. 

Dai bottoni gioiello ai fili d’oro che attraversano i tessuti della camiceria e le superfici delle giacche da sera, illuminate nello stesso modo in cui le stelle punteggiano la notte oscura nel Sahara; dalle calzature che riecheggiano la confortevolezza delle babouche - realizzate in collaborazione con Lidfort – agli inaspettati gioielli pendant che hanno funzione di talismani.

Le suggestioni estetiche sono volutamente frammentarie, per una narrazione che ricorda il dandismo degli anni Trenta, lo chic hollywoodiano anni Quaranta, le proporzioni rastremate dei Settanta: tutto però è remixato da una solida voglia di cambiamento. La scintilla iniziale è offerta da un onirico, indefinito viaggio nel Nord Africa, quello evocato dal romanzo Il tè nel deserto di Paul Bowles - trasposto poi nel film di Bernardo Bertolucci - senza indugiare in referenze folk o riproduzioni letterali, «ma come suggestioni che accendono il desiderio di una sartorialità da interpretare secondo lo spirito dei tempi», afferma Luigi Lardini.

 Unendo il passato e il presente in un continuum di sabbia, acqua, vento e luce, si ricrea un lessico dell’eleganza attraverso proporzioni slanciate, volumi più ampi per bomber e giacche, alcune delle quali hanno i revers stondati come uno smoking o addirittura non hanno collo, alla stregua di una tunica. Leggerissime, mantengono però un profilo ben preciso: hanno spalle evidenti, linea accostata al corpo, che negli abiti sormontano pantaloni di ampiezza generosa e bluse ricamate somiglianti a brevi djellaba.

C’è una puntigliosa ricerca nelle finiture, di ricerca di perfezione in ogni più minuzioso particolare in un equilibrio tra sobrietà e audacia, un’armonia tra linee semplici e dettagli ricchi, un’eleganza senza ostentazione.

La seduzione del trench - vero capo-icona stagionale - s’illanguidisce in fluidità sorprendenti grazie ad armature tessili esclusive che si rincorrono a formare effetti stuoia, marezzature cangianti, motivi tridimensionali, come nella maglieria in tinta unita ma valorizzata da uno chevron scultoreo o effetti shantung, offuscando i confini tra realtà e illusione: lino, lane lievissime, seta, Tencel, cotone, viscosa, mischie di fibre nobili e lurex esaltano un languido glamour.

Un’atmosfera di rilassatezza pervade l’intera collezione, che assimila da quei paesaggi aperti il senso di un colore che percorre tutta la gamma dei bianchi, dell’avorio, del baby blue, fino al verde oasi, rosa tramonto, sabbia, beige dorato, fino ad abbracciare il marrone palissandro e concludersi nel total black. Un concerto di tonalità che cospira in un mosaico di esperienze, emozioni e incontri. Un capitolo a parte per la linea Celebrity: un inno in bianco, nero e luce all'individualità, alla creatività, all'estetica, alla bellezza dell'anima che trova nella moda la sua poesia. Abiti destinati a occasioni speciali, che definiscono un’inedita idea di lusso composta da grazia, conoscenza e un po’ di eccentricità.

Si staglia nella folla con grazia e fascino un uomo che sfida l'ordine dominante e cerca costantemente di spingere i confini e sfidare le nozioni tradizionali di classe ed distinzione.

Glamorous, affascinante, un autentico divo: sceglie tuxedo, bomber, e abiti dove microborchie disegnano traiettorie luminescenti per renderli unici come gemme, mentre i completi total white fanno sbocciare uno charme da Grande Gatsby.

Tagli impeccabili e tessuti pregiati. La giacca aderisce con grazia. Le camicie svelano una purezza disarmante. I pantaloni fluttuano come le onde del mare, portando con sé una sensualità da ammirare. È un’intensa lezione di stile e di espressione, dedicata a ogni momento della vita che riteniamo degno di essere celebrato.

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