In passerella una femminilità da vivere appieno e senza costrizioni. Manila Grace, infatti, da sempre si lascia ispirare da donne forti, indipendenti e intelligenti per disegnare collezioni inclusive, un vero e proprio concentrato di energia positiva e libertà allo stato puro.
Parola d'ordine della collezione è "Musa", nella cultura classica una delle figlie di Zeus, incarnazione d'ideale supremo dell'Arte, ma anche nome che indica una pianta originaria del sud della Cina, dalla quale si possono ricavare le fibre naturali e resistenti dei tessuti Manila Grace.
Tre le muse di eccezione di questa sfilata. La prima è Elenoire Casalegno, oratrice di un poema introduttivo che racchiude in sé l’essenza dell’identità Manila Grace: un’invocazione in chiave lirica contemporanea della potenza dell’abbigliamento nel comunicare sé stesse, dell’importanza di rimanere fedeli alla propria identità esprimendosi appieno anche attraverso silhouette e colori, abiti e accessori.
A sottolineare il mood della collezione, l’esclusivo DJ Set firmato Fernanda Lessa, seconda musa Manila Grace per questa Primavera/Estate.
Tagli e nuances arrivano da lontano, dall’Africa con la sua natura selvaggia, incontaminata e primitiva.
Ecco sfilare una palette che miscela nuances terrose e avvolgenti, bollenti come la sabbia della savana, e tonalità sature e piene come i blu notte e i turchese che richiamano i cieli stellati di quella parte del pianeta. Preziosi i dettagli composti da ricami e intarsi dall’appeal coloniale, mentre le silhouette sono pulite e rigorose, i tessuti raffinati, e le stampe etno-chic. Bluse ampie, pantaloni morbidi, shorts e chemisier rivivono in una chiave urban safari, per finire con ampi abiti variopinti che racchiudono tutta la joie de vivre di un’estate da vivere con passione.
A completare i look sandali colorati, zeppe folk e maxi tacchi da abbinare alle iconiche borse Jasmine e Felicia, e alle nuove shopper di stagione. Il twist in più? Gli occhiali da sole dalle forme sinuose e dalla palette psichedelica inseriti per la prima volta in collezione e realizzati in licenza da Castellani, azienda leader nel settore dell’eyewear.
A chiudere la sfilata, la terza musa Manila Grace, la splendida Elena Santarelli con un maxi dress gipsy chic a macro balze, con spalline sottili e profondo scollo a V rosa ciclamino, in perfetto stile Manila Grace.
Lo show di Manila Grace ha voluto celebrare la donna nella sua completezza e poliedricità come commenta l’A.D. Enrico Vanzo: “Manila Grace si rivolge ad una donna contemporanea e multitasking. Le nostre madrine ne sono l’emblema, donne molto differenti ma carismatiche e determinate come coloro che scelgono il nostro brand. Abbiamo voluto presentare la collezione a Milano perché simbolo della ripresa e della ripartenza. È infatti in questa città che è stata ambientata la nostra ultima campagna stampa perché crediamo molto nella forza trainante di questa capitale del business. Ma è all’Italia e in generale al gusto italiano e alle bellezze del Belpaese che ci ispiriamo per realizzare le nostre collezioni che sono da sempre inclusive e versatili”.
Ad assistere a questa sfilata-evento, un parterre veramente d'eccezione, ricco di ospiti. Da Elisabetta Gregoraci a Iva Zanicchi, da Costanza Caracciolo a Elettra Lamborghini, e tanti altri.