Dalle stravaganze dorate di Maria Antonietta ai colori vivaci di Tokyo, la nuova collezione di Jeremy Scott per Moschino è un'esplosione di fantasia e divertimento con un tocco di ironia.
Immaginate la regina di Francia in versione cosplay. Oppure, in alternativa, pensate ad un'Anime Antoinette, come la definisce Scott, che esce da uno schermo piatto nel 2020, viaggia a ritroso nel tempo e vi riceve nella sua corte a Versailles. In questa storia brucia un fuoco insurrezionale; quando l'élite governa con ignoranza e decadenza, le ribellioni si agitano. È qui che nasce il paradosso di Scott: la collezione è costruita sull'edonismo, ma è un divertissement dai denti affilatissimi. La palette è ricca di iper-saturazioni e toni pastello glassati. Le forme sono esagerate, il surreale si ricopre di zucchero.
Abiti farthingale e pannier si trasformano in nuove silhouette con felpe ibride o biker jacket. Il denim è decorato con fili d'oro; gli stessi ricami appaiono sotto forma di cherubini sugli orli della gonna o sui revers in pelle. I profili arricciati aggiungono una nota spensierata, mentre il broccato jacquard dai toni arcobaleno rievoca una nostalgia più recente. I motivi Toile de Jouy sono reinventati con personaggi anime. Come una ciliegina sulla torta, gli abiti da sera finali di Scott - ispirati alle torte a strati - sono una riflessione ironica sulla famosa, presunta citazione di Maria Antoinetta.
Indipendentemente dal fatto che la regina abbia esclamato "Qu'ils mangent de la brioche", gli abiti da cocktail effetto pasticceria diventano un commento scaltro e sottile sullo spessore di alcune persone al potere. Eppure, naturalmente, nella storia di Moschino, la satira e la sovversione assumono sempre i contorni dell'humor e della teatralità.