Poetica e insieme ironica, la collezione MSGM Primavera/Estate 2023 è come una favola cinematografica con un improvviso plot twist: nasce commedia romantica, finisce action movie.
È la storia di un immaginario matrimonio, narrata sul filo tra la dolcezza e l’irriverenza, con un’interprete carismatica che sembra quasi dirigere il film, più che essere diretta. Come la protagonista di “La Mariée Était en Noir” (La sposa in nero) di Truffaut, è risoluta oltre ogni apparenza.
“Volevo parlare di un romanticismo non convenzionale, tenero ma anche graffiante”, dice Massimo Giorgetti, Direttore Creativo, “per questo ho esplorato un’idea di donna molto intensa, in cui i due aspetti si intrecciano naturalmente”. Sul moodboard spiccano le foto di Milla Jovovich con il velo e una corona di fiori — su un numero di Dazed del 1999, ma anche di Uma Thurman in abiti da sposa nel film Kill Bill: “c’è candore e c’è magnetismo, c’è purezza ma anche sexiness”.
Con spirito iconoclasta, MSGM gioca con i punti fermi di una femminilità codificata, ripensandoli in chiave iper contemporanea. Con insolenza e con un pizzico di follia, remixa gli elementi iconografici dell’immaginario wedding, decostruendoli e deconstualizzandoli: dai ricami bling-bling con piccole gocce di cristallo e coppie di anelli, come quelli che suggellano un amore, ai capi di lingerie scannerizzati e poi stampati sulle felpe e le t-shirt in jersey.
Da look strutturati, con ampie balze in denim acid-washed su una base in punto smock, la collezione procede su un’attitude sempre più sensuale e leggera, tra giochi di trasparenze e pelle nuda che si scopre. Il tulle lascia intravedere la silhouette femminile e svela l’underwear, mentre fiocchi e ruches definiscono i capi, che si modellano sul corpo in fit aderenti. Sbocciano fiori sulle tute alter neck in jersey jacquard, o sugli abiti lunghi con eleganti scolli a goccia sigillati da fiocchetti. Bianco e nero, rosa e denim: i colori sono tenui e misurati, spezzati solo in parte dagli inserimenti fluo tipici di MSGM.
Vera ossessione stagionale, il pizzo è il tessuto chiave per top, pantaloni e leggings stretch, ma anche tute in colori acidi e dallo scollo a goccia, con fondi e dettagli evidenziati da micro ruches. In versione stencil diventa una stampa — quasi un nuovo, sofisticato tie dye — che si imprime su abiti e top in lycra con giochi sensuali di incroci e annodi, o su lunghi abiti alter neck in chiffon. Anche i fiocchi ricorrono in infinite variazioni: cuciti sugli abiti, sui completi sartoriali in cady e sui pantaloni in drill di cotone, oppure realizzati in popeline e applicati sullo stesso tessuto per un effetto 3D. Sono elementi materici, ma sono anche il soggetto di stampe: in versione macro, in black-and-white, creano pattern optical su camicie e chemisier in popeline e abitini in chiffon dai bordi in pizzo fluo.
Sullo spirito impertinente della collezione prevale un messaggio appassionato e ottimista.
“Il matrimonio è una celebrazione della voglia di stare insieme e di divertirsi, della gioia di vivere” chiosa Massimo Giorgetti, “e non c’è niente di più MSGM di questo!”.