Milano Fashion Week.

Jo Squillo: MSGM, la collezione Fall/Winter 2025/2026

“Follow the Rabbit” funge sia da invito che da avvertimento, guidando coloro che sono abbastanza curiosi da esplorare percorsi sconosciuti.

21 Gen 2025 - 06:00
 © Ufficio stampa

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La collezione FW25 di MSGM Men ci invita in un viaggio, “Follow the Rabbit” funge sia da invito che da avvertimento, guidando coloro che sono abbastanza curiosi da esplorare percorsi sconosciuti.

Il coniglio, un simbolo ricorrente e misterioso nella collezione, rappresenta più di un semplice motivo: segna l'inizio della trasformazione. Ciò che inizia in modo giocoso, quasi infantile, si trasforma lentamente in qualcosa di più oscuro e complesso. Questa evoluzione riflette il passaggio dall'innocenza a una realtà più matura, a volte inquietante, dove due mondi si fondono perfettamente.

Questa evoluzione è profondamente influenzata da una narrazione frammentata e non lineare, con la distruzione come forza sia visiva che tematica. La collezione cattura la tensione tra ribellione, collasso sociale e interazione di mondi paralleli, creando un delicato equilibrio tra caos e introspezione. Ispirata da un mix di riferimenti cinematografici e letterari - dal mondo inquietante di Donnie Darko al fascino crudo di Gummo e al simbolismo onirico del Bianconiglio in Alice nel Paese delle Meraviglie - la collezione approfondisce la tensione tra semplicità e complessità, purezza e raffinatezza. Questi due film rappresentano la generazione dei primi anni 2000, evidenziandone le lotte e la ribellione come riflesso dei cambiamenti sociali. Questa progressione cattura un delicato equilibrio tra fascino e qualcosa di più sfuggente, un mistero di fondo che parla della profondità della narrazione. È un'odissea di trasformazione, che invita a passare dal conosciuto all'inesplorato.

Temi di ribellione, collasso sociale e interazione di mondi paralleli creano un'avvincente triangolazione di disgregazione e introspezione. Il tornado in Gummo funge da metafora della distruzione, rispecchiando temi di collasso sociale che risuonano sia nella scena queer che nei movimenti punk. Allo stesso modo, Donnie Darko approfondisce la ribellione adolescenziale e un graduale distacco dalla realtà, dove mondi paralleli simboleggiano una disintegrazione. Insieme, questi riferimenti fungono da base per l’esplorazione della collezione sulla trasformazione, la ribellione e la bellezza che si trova nella distruzione.

Lo stile sartoriale si fonde con l'estetica psichedelica e punk in questa collezione. La grafica "Softcore" contrasta giocosamente innocenza e trasgressione, mentre lo slogan "I lovemushrooms" evoca un'era visionaria e sperimentale. Il denim lavato e marmorizzato cattura l'essenza del grunge, con pezzi "stropicciati" che rompono la precisione della sartorialità e introducono un senso di irregolarità.

La collezione mette in mostra dettagli di gugliatura realizzati a mano, l'inclusione di jacquard sherpa con una trama simile a un orsacchiotto aggiunge un ulteriore livello di profondità con un focus sull'intricato sviluppo di capispalla e maglieria.

Al centro di questa collezione c'è la collaborazione tra Massimo Giorgetti e Bruce LaBruce, il famoso fotografo canadese noto per il suo lavoro audace e stimolante. Durante l’evento, i lookbook della collezione prendono vita, offrendo un’esperienza immersiva che permette di comprendere più a fondo la visione creativa di MSGM. “La scelta di LaBruce è intenzionale; provoca una riflessione sull’ossessione della società per il narcisismo e l’edonismo, rispecchiando i nostri tempi”, afferma Massimo. “Evidenzia il bisogno quasi frenetico di mostrarsi davanti a una telecamera.” Questa presentazione unisce i mondi della moda, dell'arte e della cultura, creando uno spazio in cui si celebrano l'individualità e l'espressione di sé.

Questo viaggio raggiunge il suo apice nell’abbracciare l’ignoto. Inizia in una foresta da favola, un bosco magico dove crescono i funghi e i confini tra realtà e fantasia si confondono. Questo ambiente incantato è intriso di mistero e fascino. Attraverso una raffinata esplorazione dei contrasti, la collezione invita il pubblico ad arrendersi all'ignoto ed emergere con un senso di identità trasformato.

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