Jo Squillo: Prada, la collezione per l'inverno 2021/22
© Ufficio stampa
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La collezione disegnata da Miuccia Prada e Raf Simons trae ispirazione dall’idea di cambiamento e trasformazione, dall’aprirsi a nuove possibilità. Temi e intenti disparati si fondono e rispecchiano la natura umana: la convinzione che in ogni uomo e donna conviva sia il maschile che il femminile.
La collezione per l'inverno 2021/22 esplora lo spazio che esiste fra poli convenzionalmente opposti, fra semplicità e complessità, eleganza e praticità, limitazione e liberazione: una trasmutazione.
La libertà di oltrepassare i confini della convenzione si riflette nella libertà del corpo, nella sua energia, delineata attraverso “long johns” aderenti in maglia jacquard elastica che rappresentano o sostituiscono la pelle nuda. L’enfasi sul corpo serve a sottolineare l’azione, l’attività, ulteriormente messa in evidenza da capi con una propria morbidezza e comodità, in una trasposizione del movimento. Pieghe e arricciature animano gli abiti. Al classicismo universale di tailleur e vestiti sartoriali si contrappongono aperture che lasciano intravedere il corpo, senza vincoli. La libertà fisica riflette un’ideologia.
Gli abiti assumono connotazioni diverse dal consueto, ciò che è ornamentale può diventare funzionale e ciò che è pragmatico può diventare decorativo. I loro linguaggi essenziali si trasformano. L'ovvio viene riprogettato, così gli abiti da sera diventano pratiche tute e i cappotti sartoriali si coprono di colori vivaci o di paillettes, cambiando il proprio fine originario nel suo esatto opposto. L’architettura rettilinea e pura del “wrap” muta e diventa il punto di partenza per nuove forme di capispalla. Realizzate in re-nylon e jacquard, “faux fur” e paillettes, rimandano a un gesto, a una simbolica simbiosi fra protezione e grazia.
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