Un crogiolo di culture diverse e stimolanti. Stéphane Rolland, circondato da artisti e artisti visivi, riporta alla luce le prime radici, lasciando che le origini appaiano e si fondano.
Pienezza: Stéphane Rolland evoca un'atmosfera serena: ogni donna si protegge e si rannicchia in un bozzolo, nascosto e rivelato. Toni dell'alba, dell'ocra e del rosa. Oriente e Occidente si incontrano e si confondono fino a convergere in un equilibrio prezioso.
Oud Bark: Una lunga silhouette marrone in raso velato e silver spazzolato, un altro con una sciarpa asimmetrica drappeggiata in gazar, le cuciture intrecciate in pelle e ricamate con cristalli. L'oro esplode di audacia e luce, un ornamento quasi visionario per un nomade di domani. Un passamontagna di catene, copricapi scultorei che scendono a cascata fino all'incavo dei lombi e ancora polsini articolati e lunghi orecchini in oro tempestato di diamanti... Il suo percorso, come un pellegrinaggio. Lo sguardo è regale e fiero.
A Première: origini grezze e raffinatezza estrema. La donna è un'opera d'arte. Calligrafia dorata ricamata su tunica in vigogna color tortora, mosaici in silicone dorato nascosto tra le pieghe di un'immensa corazza in Mikado... tesori ritrovati. Misterioso. Bustier Moucharabieh in pelle nera che nasconde a malapena la bocca su un body rivestito in raso beige. I capelli annodati sono avvolti in un turbante e adornati con lunghe frange di pelle, oro o metallo scolpito. Tribale, un cappotto di garza avorio ricamato con dreadlock color platino e una tunica nera profonda tempestata di catene d'argento.
Crepuscolo: blu profondo Tuareg, in un gigantesco abito avvolgente di rafia tagliata, ricamato con diamanti. Il lungo corteo nel deserto si ferma un attimo. Il sole tramonta.