E' un errore chiamarlo così. Perché spesso è da lì che si pongono le basi per trasformazioni imprevedibili
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A tutti, nella vita, capita di fallire. Anche ai più grandi, a quelli che - come si dice - ce l'hanno fatta. Secondo Sarah Lewis, curatrice di musei, critica d'arte e docente nei dipartimenti di Storia dell'Arte e dell'Architettura e Studi Afro-americani ad Harvard, bisogna cambiare il punto di vista. Ciò che spesso chiamiamo erroneamente "fallimento" può in realtà fornire le basi per trasformazioni imprevedibili. E le vittorie mancate non sono altro che inviti a crescere.