I fatti da ricordare

Dal pandoro-gate di Chiara Ferragni all'affondamento del Bayesan: le 10 notizie di cronaca che hanno segnato il 2024 (secondo Tgcom24)

E poi il caso Ilaria Salis, la strage di Altavilla, il disastro di Suviana: ecco le notizie che hanno verranno ricordate in quest'anno che va a chiudersi

20 Dic 2024 - 11:44
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Il 2024 è stato un anno che ha visto la continuazione di inchieste iniziate in precedenza, come il Pandoro-gate di Chiara Ferragni o il delitto di Saman Abbas. Ma sono stati anche dodici mesi segnati da fatti sconvolgenti, come la strage di Altavilla (Palermo), la strage in famiglia a Paderno Dugnano (Milano), l'omicidio del giovane Thomas Luciani a Pescara e la vicenda dei neonati sepolti a Traversetolo (Parma) dalla madre di 22 anni, Chiara. Alcune vicende hanno scatenato dibattiti nell'opinione pubblica e sui media, come il caso Ilaria Salis, la strage di Suviana (Bologna), il misterioso affondamento del veliero Bayesan nel Palermitano e l'inchiesta hacker che ha sconvolto il mondo della politica e dell'imprenditoria. Ecco le dieci principali notizie dell'anno.

Chiara Ferragni e il Pandoro-gate

Lo scandalo del pandoro sponsorizzato dall'influencer più famosa d'Italia è diventato prima un caso e poi un'inchiesta giudiziaria, con il coinvolgimento anche di altri prodotti, come le uova di Pasqua di Dolci Preziosi. A causa di quanto accaduto, molti brand, tra cui Pantene, hanno chiuso la loro collaborazione con Chiara Ferragni.
Tutto è iniziato nel dicembre 2022, quando la Ferragni ha sponsorizzato la vendita dei Pandoro Balocco per sostenere l'ospedale infantile Regina Margherita di Torino. L'Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) ha avviato un'istruttoria per "pratica commerciale scorretta" in quanto all'ospedale sarebbero stati donati 50mila euro, mentre le società riconducibili all'influencer hanno incassato più di un milione. Il cartiglio apposto sui pandori, le stories e i post sui social e il prezzo del prodotto maggiorato avrebbero indotto i consumatori a ritenere che l'acquisto di ogni Pandoro avrebbe contribuito direttamente all'iniziativa benefica. Chiara Ferragni si è scusata, ha annunciato ricorso e ha poi donato un milione di euro all'ospedale Regina Margherita.
Il Codacons l'ha denunciata per truffa aggravata e la Procura di Milano ha aperto una inchiesta per altri due episodi legata a prodotti da lei promossi: una bambola di Trudi lanciata nel 2019 e le uova di Pasqua della Dolci Preziosi nel 2021. La procura di Cuneo ha aperto due fascicoli, senza ipotesi di reato e indagati, sull'operazione di beneficenza di Chiara Ferragni insieme al marchio Oreo e sulle donazioni all'associazione Soleterre. A luglio 2024 l'influencer ha rinunciato al ricorso all'Agcm sul Pandoro-gate e ha raggiunto un'intesa sulle uova pasquali per una donazione all'associazione che avrebbe dovuto beneficiare della vendita. A ottobre si è conclusa l'indagine della Procura di Milano, che contesta a Chiara Ferragni un "ingiusto profitto", ma i suoi legali hanno depositato una memoria difensiva con lo scopo di fare cancellare le accuse. La decisione arriverà entro fine anno. Nel frattempo, Chiara Ferragni si è separata dal marito Fedez e in un post sui social ha fatto sapere che il 2024 è stato l'anno “più difficile della mia vita”.

Il caso Ilaria Salis

Anche il caso della maestra italiana Ilaria Salis, 39 anni, è iniziato nel 2023, quando l'11 febbraio è stata arrestata a Budapest con l'accusa di lesioni aggravate nei confronti di due neonazisti con l'aggravante dell'appartenenza a un'organizzazione antifascista. Il 29 gennaio 2024, quando è iniziato il processo in Ungheria, è scoppiato lo scandalo. Infatti, la Salis è stata portata in aula legata per le mani e per i piedi. La maestra si è dichiarata non colpevole e i suoi legali hanno contestato di non aver potuto visionare le immagini delle telecamere di sorveglianza sulle quali si basa l'accusa. Inoltre, gli atti processuali non sono stati tradotti né in italiano né in inglese. La difesa ha poi contestato l'aggravante di avere agito "nell'ambito di un'associazione a delinquere" tedesca, l'organizzazione anarco-rivoluzionaria "Hammerband" di Lipsia, che avrebbe scelto Budapest per "attaccare e assaltare militanti fascisti o di ideologia nazista" l'11 febbraio, data in cui in Ungheria si festeggia il "Giorno dell'Onore". Il 15 maggio il tribunale di Budapest ha concesso i domiciliari con il braccialetto elettronico dietro pagamento di una cauzione di 40mila euro. Il 23 maggio, Ilaria Salis è stata scarcerata. A giugno è stata eletta alle elezioni Europee tra le fila di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs) e ha ottenuto la liberazione e l'immunità parlamentare. Il giorno dopo è tornata in Italia.

La strage di Altavilla (Palermo)

Quello accaduto ad Altavilla Milicia, in provincia di Palermo, tra l'8 e il 9 febbraio 2024 è uno dei casi di cronaca nera più sconvolgente degli ultimi anni. Un muratore di 54 anni, Giovanni Barreca, ha ucciso sua moglie, Antonella Salamone, e due dei suoi figli, Emanuel, di 5 anni e Kevin, di 16, al culmine di un esorcismo nella loro abitazione. Dopo il delitto, l'uomo ha chiamato i carabinieri e si è costituito. Il corpo di Antonella Salamone, di 13 anni più giovane, è stato trovato dopo ore: era stata uccisa e bruciata diversi giorni prima. Al triplice delitto sarebbe stata presente anche la figlia diciassettenne dell'uomo, che subito dopo la scoperta del fatto ha detto ai carabinieri di essere scampata alla strage e ha accusato suo padre e due presunti santoni, Massimo Carandente e Sabrina Fina, accusati di avere officiato il rito di esorcismo. Ma poi la ragazza è stata indagata con l'accusa di avere partecipato al triplice omicidio ed è sotto processo al tribunale dei Minorenni. Le accuse sono di omicidio plurimo e soppressione di cadavere. Il 28 ottobre scorso Barreca è stato scarcerato e trasferito, su disposizione del gup di Termini Imerese, in una residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza (Rems), una struttura sanitaria che ospita persone affette da patologia psichiatrica. Ma il Tribunale del Riesame ha annullato il provvedimento.

Il disastro di Suviana (Bologna)

È uno dei più gravi disastri sul lavoro della storia italiana: il 9 aprile 2024, alle 14:30, un'esplosione si è verificata nella centrale idroelettrica di Enel Green Power sotto le acque del lago di Suviana, sull'Appennino bolognese. Il boato si è sentito a chilometri di distanza. L'incidente è avvenuto mentre una squadra di tecnici esperti avviava il collaudo di una turbina a 40 metri di profondità. Sette le vittime: Vincenzo Garzillo, 68 anni, di Napoli; Alessandro D'Andrea, 37 anni, pisano; Paolo Casiraghi, 59enne di Milano; Adriano Scandellari, padovano di 57 anni; Pavel Tanase, 45 anni, originario della Romania e residente nel Torinese; Mario Pisano, tarantino 73enne; Vincenzo Franchina, 36 anni, originario del Messinese, viveva a Genova. Altre sei persone sono rimaste ferite. Difficilissimo il lavoro dei vigili del fuoco per recuperare i corpi nelle acque buie che hanno invaso due piani della centrale, pieni di macerie. La Procura indaga contro ignoti per disastro colposo, omicidio colposo plurimo, lesioni colpose sul lavoro. Nominati sei periti: due con l'incarico di esaminare le scatole nere recuperate dalle macerie, gli altri quattro dovranno ricostruire l'accaduto. Ma nell'impianto non si può entrare poiché è ancora parzialmente allagato. Nel frattempo, gli esperti hanno anticipato che le cause dell'incidente potrebbero essere sei: la rottura di un componente dell'alternatore per fatica, per il blocco dell'albero, il collassamento di parte di un polo dell'alternatore oppure l'infausta concomitanza di due o più di questi avvenimenti.

L'omicidio di Thomas Luciani

Aveva solo 16 anni Thomas Luciani, detto “Crox”, ucciso con 25 coltellate il 23 giugno nel Parco Baden Powell di Pescara. Del delitto sono accusati due coetanei, che avrebbero agito perché il ragazzino doveva 250 euro a uno dei due, probabilmente per un debito di droga. Secondo l'accusa, domenica 23 giugno Thomas Luciani, i due imputati e altri coetanei si sono incontrati alla stazione di Pescara. Il gruppo si è poi recato nel parco e qui i due minorenni lo avrebbero colpito davanti agli amici, infierendo su di lui mentre era agonizzantespegnendogli anche una sigaretta in faccia. Subito dopo il gruppo sarebbe andato a fare il bagno al mare e qui i due imputati avrebbero fatto battute macabre sulla vittima. Il processo presso il Tribunale dei Minori dell'Aquila è iniziato con la formula del rito abbreviato, che prevede lo sconto di un terzo della pena. Durante l'udienza è stato affidato l'incarico a due periti di fare una perizia psichiatrica sugli imputati. Prossime udienze il 17 febbraio e il 3 marzo 2025.

Saman Abbas: le condanne, i funerali

Il 2024 è l'anno in cui si è conclusa la tragica vicenda di Saman Abbas, la ragazza pakistana di 18 anni uccisa e fatta sparire dalla sua famiglia perché si era opposta a un matrimonio combinato e progettava di fuggire con il suo fidanzato. Un delitto efferato, avvenuto a Novellara, in provincia di Reggio Emilia, nella notte tra la notte tra il 30 aprile e l'1 maggio del 2021. Saman viveva in Italia con la famiglia dall'età di 14 anni. Ha pagato con la vita l'essersi innamorata di un ragazzo diverso da quello assegnatole dalla sua famiglia, che voleva farla sposare con un cugino in Pakistan. Nel luglio del 2020, Saman si era rivolta ai servizi sociali, denunciando le minacce e le violenze subite a casa. Era stata accolta in una comunità protetta, ma dopo alcuni mesi era fuggita. Il 30 aprile 2021 è scomparsa nel nulla. Poi la verità: la ragazza era stata uccisa e il corpo seppellito in campagna dai suoi genitori e da uno zio, Danish Hasnain, arrestato in Francia e condannato all'ergastolo. I genitori di Saman sono stati, invece, arrestato in Pakistan. Anche loro condannati all'ergastolo. Il padre della ragazza è stato consegnato all'Italia dal Pakistan l'1 settembre del 2023. Per mesi il silenzio, poi il 31 maggio 2024 anche la madre di Saman è stata arrestata in Pakistan. Il 22 agosto è stata estradata da Islamabad e trasferita nel carcere di Rebibbia. Nel frattempo, il 26 marzo 2024 si erano svolti i funerali di Saman con rito islamico nel cimitero di Novellara.

L'affondamento del veliero Bayesian

È un vero e proprio giallo quanto accaduto davanti alla costa di Palermo all'alba del 19 agosto 2024, quando il Bayesian, un veliero di circa 50 metri con ventidue persone a bordo, è stato investito da una violenta tromba marina ed è affondato nel tratto di mare davanti a Porticello. Quindici persone sono state salvate dalle motovedette della guardia costiera e dai vigili del fuoco, altre sette persone hanno perso la vita. Si tratta del proprietario e magnate delle nuove tecnologie Mike Lynch, di sua figlia Hannah, il suo avvocato Chris Morvillo con la moglie Neda, il presidente di Morgan Stanley International con la moglie Judy e il cuoco di bordo, Recaldo Thomas. Da quanto accertato, Mike Lynch stava festeggiando con i suoi collaboratori l'assoluzione da 15 capi di accusa per frode insieme al suo vice, Stephen Chamberlain, ex-top manager dell'azienda informatica Autonomy. A far sospettare che dietro l'incidente del Bayesan vi fosse qualcosa di losco è il fatto che proprio poche ore dopo il naufragio si è appreso che Chamberlain era appena morto in Inghilterra investito da un'auto. Una tragica coincidenza? Sul web si sono diffuse varie teorie del complotto. Nel frattempo, sono state svolte le autopsie sulle vittime: quella sul cuoco ha confermato la morte per annegamento. Continuano gli accertamenti per stabilire come un veliero così grande sia potuto affondare in pochi minuti. Gli investigatori della guardia costiera, coordinati dalla procura di Termini Imerese, sarebbero arrivati alla conclusione che a far colare a picco l'imbarcazione siano state la porta ermetica a poppa che separa il locale tender dalla sala macchine e una seconda barriera sul ponte inferiore, all'entrata della zona cabine. Entrambe non hanno protetto i locali del piano inferiore dalle migliaia di litri d'acqua che entravano. 

La strage in famiglia a Paderno Dugnano (Milano)

Ha sconvolto l'Italia il terribile fatto di sangue avvenuto a Paderno Dugnano, in provincia di Milano, dove un ragazzo di diciassette anni ha ucciso i suoi genitori e il fratellino apparentemente senza un motivo preciso. Il giovane ha aspettato che tutti dormissero, poi nella notte si è recato in cucina, ha preso un coltello ed ha ucciso il suo fratellino. Quindi, ha aggredito e massacrato anche sua madre e suo padre accorsi nella cameretta dei figli. Il giovane ha poi chiamato i carabinieri dicendo che suo padre aveva accoltellato la madre e il fratellino. La bugia è durata poco. Infatti, il diciassettenne ha poi confessato: "Ho accoltellato papà di spalle mentre lui mi stava urlando di chiamare i soccorsi". Ha aggiunto: "Da giorni avevo quel pensiero, l'ho covato per tutta la giornata. Poi è esploso". Arrestato, il ragazzo è stato portato nel carcere Beccaria di Milano. Ai funerali della famiglia hanno partecipato migliaia di persone.

I neonati sepolti nel Parmense

A Traversetolo, in provincia di Parma, un ragazza di 22 anni, Chiara, è accusata di avere ucciso e nascosto in giardino di casa i suoi due bambini appena nati. Il primo bimbo sarebbe nato il 12 maggio del 2023. Il secondo, il 7 agosto del 2024. Quest'ultimo è stato trovato due giorni dopo che era stato sepolto. La ragazza avrebbe agito all'insaputa di tutti, anche del padre dei bambini, il suo ex fidanzato, che non sapeva nulla delle gravidanze. La paternità è stata accertata tramite il test del Dna e il giovane ha espresso il desiderio di riconoscere i figli e di organizzare per loro i funerali. Le indagini hanno anche portato alla luce un presunto stupro nel passato di Chiara, che è accusata per omicidio premeditato e soppressione di cadavere. Interrogata dagli investigatori il 10 settembre scorso, la ragazza ha spiegato di avere partorito da sola il primo bambino e di avere tagliato il cordone ombelicale. Il piccolo potrebbe essere morto per emorragia come il fratellino, per il quale Chiara ha detto: "Aveva gli occhi aperti, ma non emetteva suoni"

Inchiesta hacker: vip e politici spiati

La Direzione distrettuale antimafia di Milano ha scoperto una organizzazione criminale composta da ex appartenenti alle forze dell'ordine, tecnici informatici e hacker, che aveva predisposto un inquietante sistema di raccolta e vendita illegale di dati personali. Un vero e proprio mercato nero di informazioni riservate. I dati venivano “rubati” da banche dati strategiche, come quelle delle forze dell'ordine, dell'Agenzia delle Entrate e di Bankitalia. Le informazioni venivano poi rielaborate e vendute a clienti provenienti dal mondo dell'imprenditoria, della politica e della finanza, che le usavano per scopri diversi: dalla concorrenza sleale allo spionaggio industriale, fino al soddisfacimento di curiosità personali. Al centro dell'inchiesta c'è la società di investigazione privata Equalize, guidata dall'ex poliziotto Carmine Gallo. Tra gli indagati figurano personaggi noti del mondo imprenditoriale e finanziario. Dalle indagini è emerso che l'organizzazione aveva fatto un dossier su ordinazione su Ignazio la Russa e suo figlio Geronimo, e che sono state spiate le più alte cariche dello Stato. Il Copasir ha chiesto gli atti alla Procura, il caso è finito anche in Senato e sono emersi anche legami con persone vicine ai servizi segreti israeliani.
 

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