L'eleganza sperimentale di monsieur Lagerfeld
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Lo storico Grand Palais vestito di pale eoliche e di pannelli solari è lo scenario ideale per la collezione di Chanel, in cui, grazie all'inarrestabile forza sperimentale di Karl Lagerfeld, gli evergreen della maison si mixano ad un minimalismo elegante e glam.
Se da una parte la semplicità delle linee grafiche e lineari rispecchia il desiderio di avvicinarsi all'ormai imprescindibile concetto di “minimal e sostenibile”, dall'altra si esprimono con energia ludica elementi che hanno il sapore dell'infanzia.
Tute, pantaloni aderenti e mini-dress si accostano a boleri dalle spalle imponenti e dalle maniche voluminose. La sobrietà del classico black and white è rotta dai grafismi anni '70 che tingono abiti, zeppe e borse, come nel caso della borsa quilted rossa, gialla e blu, che sembra ricordare i quadri di Mondrian. Quasi esasperata la grandezza delle perle che formano collier e bracciali o si disperdono su abiti e top, così come le dimensioni dei cappelli, larghissimi e trasparenti o i manici hula-hoops di una quilted che ha già fatto abbondantemente parlare di sè. I tessuti sono quelli tradizionali, dal tweed allo chiffon, dal denim alla pelle; nei dettagli e negli accessori dominano i toni metallici e le plastiche.
Per questa stagione, il lusso Chanel si veste di ironia in un mix armonico ed equilibrato.