Oltre il 60% sceglie la meta delle vacanze in base alla food experience e all'offerta culinaria dei luoghi di villeggiatura
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Un trend in decisa crescita anche quest'anno. Il 60% dei vacanzieri per l'estate 2024 sceglie la località turistica in base all'offerta gastronomica. L'Italia è la meta prediletta dai buongustai di tutto il mondo, tanto che Dr Podcast in e La Piadineria hanno pensato proprio a loro quando hanno ideato “Italia come mangi”, una bussola per orientarsi tra i piatti tipici della cucina del Bel Paese.
Nella serie il divulgatore e gastronomo Lorenzo Sandano accompagna l’ascoltatore in un viaggio lungo 10 puntate per 10 storie culinarie e racconta la cucina regionale italiana come non è mai stata raccontata: da Nord a Sud, dall’Adriatico al Tirreno, dalla frittura agli impasti, dalle frattaglie alla cucina circolare fino ad arrivare alla pasta ripiena.
Cucina e tradizione di un Paese
I piatti riflettono la storia, le tradizioni e le influenze di una cultura: provare quelli locali consente ai viaggiatori di immergersi nelle radici e nelle tradizioni di un luogo. L’Italia è ovviamente uno dei territori più variegati dal punto di vista della gastronomia, tanto che nella lista del portale TasteAtlas tra le 100 regioni con il cibo migliore del mondo, 17 sono italiane, mentre secondo una ricerca recente di booking.com su 50mila viaggiatori in tutto il mondo, il 61% sceglie la vacanza anche pensando alla food experience.
Nelle puntate dedicate agli impasti e alla pasta, Lorenzo Sandano svela i segreti della panificazione con tutte le ricette più tipiche di ogni territorio. La Liguria con la sua fragrante focaccia da inzuppare persino a colazione nel cappuccino, la Romagna con la classica piadina crudo e squacquerone da gustare in riva al mare, Roma con la sua pizza bianca con la “mortazza”, Napoli con sua maestà la pizza e la Sicilia con lo sfincione palermitano e non solo.
Per non parlare dell’elemento gastronomico che tutto il mondo ci invidia: la pasta, dove ogni formato è studiato per combaciare con determinati sughi, ogni dimensione è calibrata per un minutaggio preciso di cottura. E che dire della pasta ripiena? Dietro a un semplice tortellino o un raviolo c’è la maestria delle mani che lavorano, c’è la memoria collettiva e la ricerca.
Se in Piemonte si friggono le mele e gli amaretti insieme alle frattaglie, a Napoli si celebra il mare e c’è addirittura chi frigge la crema, bisogna solo inchinarsi a questa varietà perché, se il fritto è un argomento che divide, non si può certo dire che non rivesta un ruolo importante quando si tratta di cucine regionali. Cacio fritto in Abruzzo, olive ascolane nelle Marche, pettole in Basilicata, crescentine in Emilia Romagna, frico in Friuli Venezia Giulia: ce n’è per tutti i gusti dei viaggiatori più affamati.
Non ci sono solo la ricotta e i formaggi, il latte diventa anche mozzarella e burro, oppure yogurt e qualunque altra ricetta, in pasticceria e anche nelle preparazioni salate. Dal Parmigiano Reggiano alla Burrata di Andria IGP, una delle puntate del podcast è un vero e proprio giro d'Italia, attraverso i suoi formaggi e attraverso i suoi dessert, perché ogni Regione ha il suo biscotto e ogni città ha inventato la sua torta. Sfogliati o al cucchiaio, ripieni o bagnati nel liquore, non c’è una regola nelle ricette dolci all’italiana. L’unica è la bontà.
L’arte di trasformare gli avanzi in piatti sorprendenti e gustosi è tipica della cucina italiana. Si riduce lo spreco alimentare, si risparmia e con idee creative e ricette innovative si può trasformare un avanzo in un autentico capolavoro culinario. La panzanella toscana e la ribollita, la cialledda della Basilicata, i Canederli del Trentino Alto Adige sono solo alcuni degli esempi gustosi e virtuosi, diventati dei veri piatti da replicare nei ristoranti di tutto il mondo.
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