Dai primi mugnai ai bambini che giocavano tra i sacchi di farina il racconto offre un viaggio nel tempo fatto di ricordi ed emozioni di una Italia che non c'è più
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Un secolo di passione e sogni realizzati. "La Storia del Mulino di Napoli" racconta una favola diventata realtà e di come un'intuizione e una scelta controcorrente possano essere l'inizio di una storia di affermazione e successo duraturi. La serie in quattro episodi, realizzata da Dr Podcast in occasione del centenario dell'azienda, offre un viaggio nel tempo fatto di ricordi ed emozioni di chi ha saputo interpretare e trasformare l’eredità familiare in realtà.
Attraverso le voci di Carmine e Antimo Caputo si raccontano la passione, la dedizione, l'ambizione e la visione che hanno guidato generazioni di mugnai, trasformando un mestiere antico in una realtà dinamica e internazionale. La storia della famiglia Caputo, che ha inizio come una vera favola arriva a raccontare l’attuale prosperità che guarda al futuro con la stessa passione, che ha mosso i fondatori.
“Essere il Mulino di Napoli non indica “solo” il luogo. Napoli è un concetto”. Una frase che è specchio della straordinaria storia della famiglia Caputo e del loro mulino, fondato nel 1924 e riconosciuto a livello internazionale per la produzione di farine di altissima qualità.
La serie ripercorre le tappe che hanno portato "Mulino Caputo" a essere un marchio conosciuto e di grande successo. Il primo episodio introduce i valori fondamentali dell'azienda e le vicende di una inusuale storia di migranti al contrario: due fratelli italiani, che abbandonano il New Jersey per fondare un pastificio in Italia, ponendo il primo tassello di una tradizione centenaria. Dal loro arrivo negli anni Venti fino alla Seconda Guerra Mondiale, la narrazione di Carmine Caputo guida l’ascoltatore attraverso i primi passi verso la costruzione del mulino, che diventerà il cuore pulsante dell’azienda.
Il secondo episodio, vede Antimo Caputo, figlio di Carmine, rievocare i suoi primi ricordi legati alla farina e il momento in cui questo mondo è diventato il suo. Antimo, con il suo spirito avventuriero e la passione per la diffusione della cultura del cibo, porta l’ascoltatore in un viaggio globale. La sua missione è chiara: continuare il sogno e raccontare una storia attraverso i sacchi di farina che viaggiano lontano, portando un pezzo di Napoli in ogni angolo del mondo.
Nel terzo episodio, Carmine e Antimo Caputo discutono dell’evoluzione degli impasti e della cultura partenopea del cibo: come saranno la pizza e il babà tra vent’anni? Questo confronto tra padre e figlio esplora come la percezione del cibo sia cambiata e continuerà a evolversi, mantenendo vive le tradizioni e adattandosi alle nuove tendenze.
Nel quarto e ultimo episodio, gli oggetti conservati da Carmine Caputo diventano simboli dei passaggi storici del Mulino: il chiavistello del vecchio portone dello stabilimento e le antiche calcolatrici dei genitori rappresentano il legame tra passato e futuro alla base del successo di un'azienda che continua a custodire le tradizioni e a innovare con passione.
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