Federico Buffa rivela la potenza generativa dei momenti più complessi della storia dei mercati finanziari nella serie podcast, offerta da Pictet Asset Management
© Ufficio stampa
Un’analisi delle più note crisi economiche internazionali degli ultimi cinquant’anni per comprenderne concause, effetti diretti e indiretti sulla vita quotidiana e sulle scelte degli investitori per considerarle da un punto di vista diverso: quello dell’opportunità. Secondo Albert Einstein, “La crisi può essere una vera benedizione per ogni persona e per ogni nazione, perché è nella crisi che nascono l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie” ed è proprio da questa idea che si sviluppa la nuova serie “KRISIS - I retroscena dell'economia moderna con Federico Buffa”, realizzata da Dr Podcast in collaborazione con Pictet Asset Management.
Capire quanto accaduto durante alcuni momenti tra i più difficili attraversati dai mercati finanziari internazionali tra cui la crisi petrolifera del 1973, la svalutazione della lira del 1992, il cigno nero con le Twin Tower del 2001 o la crisi dei Subprime del 2007, è un modo per affrontare più consapevolmente il futuro.
"Il file rouge delle dodici puntate di Krisis è la forza generativa della crisi intesa come catalizzatore di innovazione e opportunità", ha commentato Daniele Cammilli, Head of Marketing Pictet Asset Management Italia.
"Krisis": dodici puntate per capire il presente e governare il futuro
Il racconto di alcune crisi memorabili della storia moderna offre interessanti spunti per capire meglio lo scenario contemporaneo. Si parte dalla Crisi petrolifera del 1973 con la conseguente austerity, i palinsesti televisivi ridotti e la restrizione energetica fino all’impennata dei prezzi del petrolio: uno dei momenti finanziari più complicati nella storia moderna, perché ha cambiato per sempre i rapporti di forza globali e la geopolitica, dando l’avvio alla presa di coscienza collettiva e alla “globalizzazione” e della sua complessità.
Un episodio di "Krisis" è dedicato alla Bolla Giapponese del 1991, che affonda le radici nella ricetta del miracolo giapponese del Dopoguerra e che si è manifestata in seguito all’arresto della speculazione e allo scoppio della bolla, che ha portato al crollo del listino giapponese con conseguente crollo demografico, stagnazione tecnologica ed economica.
La serie analizza anche la crisi del 1992 che ha portato alla fine della Scala Mobile. Un anno complesso, nel quale le regole dello SME crearono le condizioni per una delle peggiori crisi sociali e politiche del nostro Paese. L’emergenza italiana fu scatenata dal finanziamento del debito pubblico, arrivato a superare la soglia del 100% del PIL, e l’unico antidoto alla crisi fu la conseguente svalutazione della Lira accompagnata dall’eliminazione della cosiddetta “scala mobile”, in vigore dagli anni ’70, un meccanismo che indicizzava i salari all’inflazione.
Una ricetta che si è rivelata vincente, liberando il Paese dal vincolo monetario europeo e dal vincolo degli adeguamenti salariali per far tornare a crescere imprese e occupazione. Ancora una volta una “crisi” ha espresso, quindi, tutta la sua potenza generativa: sebbene il 1992 sia stato un anno nero per l’Italia, la svalutazione della lira diede un forte impulso alle esportazioni, portando all’internazionalizzazione di molte imprese italiane e dando loro la possibilità di farsi conoscere all’estero per qualità ed eccellenza.
Un altro momento critico della storia economica moderna fu segnato dalla crisi delle Tigri asiatiche del 1997, che ebbe origine negli anni ’60, quando la dollarizzazione delle monete nazionali legava le valute asiatiche - e quindi il loro debito - al dollaro americano. Cosa ci insegna la difficile congiuntura economica del 1997 in Asia? Che una crescita dettata dall’eccessivo indebitamento, alla lunga, non è sostenibile. Comprendere il passato è, quindi, la chiave per governare con più consapevolezza le eventuali crisi future.
Per ascoltare il Podcast, CLICCA QUI.