Il presidente del Parlamento Ue: "Milioni di europei combattono contro un nemico invisibile. Ma il 40% dei tumori potrebbe essere prevenuto"
Il 4 febbraio si celebra la Giornata Mondiale contro il Cancro. Giunto alla sua 21esima edizione, si tratta di un giorno importante in cui fare il punto sulle azioni nella lotta contro i tumori e dunque su ricerca e innovazione. Due temi da sempre tra le priorità sanitarie dell'Unione europea e di cui, proprio in occasione del "World Cancer Day", ha parlato anche il presidente del Parlamento europeo David Sassoli. Vediamo le sue dichiarazioni e le iniziative dell'Ue per la lotta ai tumori.
I dati - Nel 2018, di 3 milioni di persone hanno ricevuto una diagnosi di cancro. Numeri enormi che confermano la triste statistica per cui, appena dopo le malattie cardiovascolari, il cancro è la seconda causa di morte in Europa. Inoltre, cresce il numero di paesi dell’Ue in cui il cancro è la prima causa di morte per le persone tra i 45 e i 64 anni. Non è tutto. Si stima infatti che entro il 2035 i casi di tumore potrebbero addirittura raddoppiare e che il 40% della popolazione europea affronterà un caso di cancro nel corso della sua vita. Ma grazie a trattamenti innovativi e a un migliore accesso alle cure molti cittadini europei possono ora vivere più a lungo dopo aver ricevuto la diagnosi di tumore.
Le iniziative Ue - L'Ue sta investendo in attività come progetti di ricerca, test clinici o programmi di formazione. Inoltre, integra gli sforzi degli Stati membri rafforzando la cooperazione e lo scambio di informazioni, adottando leggi in materia dei fattori di rischio (quali tabacco, sostanze cancerogene o pesticidi), e lanciando campagne di sensibilizzazione.
Il Piano europeo di lotta contro il cancro - Il 3 febbraio, la Commissione europea ha lanciato il Piano europeo di lotta contro il cancro. Quattro pilastri: prevenzione dei tumori, diagnosi precoce, accesso a cure efficienti, miglioramento della qualità della vita. La mission è dunque quella di lavorare alla creazione di sistemi sanitari più efficaci e accessibili, garantendo infine a tutti i cittadini degli Stati membri l’accesso a un’efficace prevenzione e cura del cancro.
Le dichiarazioni di Sassoli - In un video-messaggio in occasione della Giornata Mondiale contro il cancro, Sassoli ha detto: "Il cancro è una delle piaghe delle nostre società, incide non solo sulla salute individuale ma anche sul tessuto sociale e sui sistemi sanitari. Un maggiore coordinamento a livello Ue e per i sistemi nazionali è necessario per dotarci di strumenti e cure più all’avanguardia".
"L'Ue ha fatto passi in avanti, ha deciso di investire in un ambizioso piano, ma dobbiamo fare di più per permettere agli Stati di allineare le loro politiche e le loro strategie, senza dimenticare il supporto ai pazienti prima durante e dopo questa battaglia", ha sottolineato Sassoli, ricordando che "il cancro è la seconda causa per decessi in Ue". Davanti al dato secondo cui "il 40% dei tumori potrebbe essere prevenuto" e alle "differenze persistenti nei sistemi sanitari nazionali", l'Ue deve "intraprendere nuove azioni, più decisive, più coordinate, più efficaci" per "proteggere la vita di tutti gli europei", ha proseguito il presidente del Pe, facendo appello a "investire di più nella ricerca e nell'innovazione, perché una società in cui l'accesso alla sanità continua a essere disomogeneo e lento, dove non si punti sulla prevenzione, continuerà a essere comunità esposta, in cui si accrescerà il divario tra cittadini e Stato".
La Commissione speciale del Parlamento europeo sulla lotta contro il cancro - La Commissione speciale sulla lotta contro il cancro sta lavorando alacremente dal settembre 2020 a nuove misure per il controllo del tabacco, l’assunzione di alcolici, la riduzione dell’obesità e dell’inquinamento atmosferico. E sta inoltre incentivando la trasparenza sui prezzi delle cure - per migliorarne l'accessibilità e l’abbordabilità - e studi clinici senza scopo di lucro. In occasione della Giornata mondiale contro il cancro, la commissione speciale ha invitato degli esperti di sanità a discutere sull'impatto di Covid-19 e di altri rischi per la cura al cancro e la ricerca.
"Negli ultimi anni, la lotta al cancro è stata una delle priorità dell’agenda del Parlamento - afferma Bartosz Arlukowicz, Presidente della Commissione - culminata con l’istituzione della nostra commissione speciale per sconfiggere il cancro. Nel bel mezzo della pandemia Covid-19, non possiamo dimenticare la malattia che uccide 1.3 milioni di europei ogni anno e per la quale non esiste una vaccinazione che possa eliminarla del tutto".