Tra gli interventi più importanti quello a sostegno delle piccole e medie imprese, quello relativo al nuovo programma per la salute e quello per rilanciare un turismo sostenibile che si affacci con energie nuove al futuro
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Dall'inizio della pandemia non c'è stato settore che non abbia risentito in modo drammatico di una crisi a dir poco epocale. La parola d'ordine a questo punto è una sola: ripartenza. E l'Ue ha fatto e sta facendo di tutto pur di accelerarne le mosse, intervenendo in modo massiccio a sostegno di un tessuto sociale e lavorativo colpito al cuore. Vediamo allora insieme i dieci interventi più importanti realizzati finora.
1) Per un massiccio stimolo economico - Nel maggio del 2020, in piena pandemia, è stato presentato un pacchetto di misure straordinarie per facilitare la ripresa, coadiuvare gli Stati europei nel fronteggiare la crisi innescata dal Covid-19 e incentivare la transizione economica e digitale. Il nome: Next Generation Eu. Valore del piano: 750 miliardi di euro.
2) Un nuovo programma per la salute - Nell'ottica di irrobustire la capacità di reazione a eventuali future crisi sanitarie, l'Ue ha lanciato il programma EU4Health, che fa parte del Next Generation Eu. Tra gli scopi di fondo: tutelare i cittadini da gravi minacce sanitarie di tipo transfrontaliero, aumentare la disponibilità di farmaci e dispositivi medici, rafforzare i sistemi sanitari dell’Unione europea.
3) In aiuto delle PMI – Il 99% delle aziende Ue è costituito da piccole e medie imprese: facile dunque intuire quanto sia fondamentale e cruciale la loro sopravvivenza. InvestEU, programma approvato dal Parlamento Europeo nel marzo del 2021, mobiliterà 400 miliardi di euro di investimenti pubblici e privati in Europa nel periodo 2021-2027, includendo al suo interno la reintroduzione dello strumento di sostegno alla solvibilità. Quest’ultimo permette di ricapitalizzare le piccole e medie imprese, sostenendo dunque il loro capitale.
4) Contro la disoccupazione - La crisi innescata dalla pandemia ha causato un drammatico aumento della disoccupazione. Per tutelare lavoratori e giovani, è stato istituito lo "Strumento europeo di sostegno temporaneo per attenuare i rischi di disoccupazione in emergenza". Tale strumento (SURE) permette all'Ue di concedere assistenza finanziaria fino a 100 miliardi di euro in forma di prestiti agli Stati membri.
5) A sostegno del turismo e della cultura - Un settore, quello del turismo, che rappresenta il 9,5% del pil europeo e che ora invece si trova ad essere una delle aree più colpite dalla crisi. Ragion per cui l’Ue ha introdotto una serie di misure volte ad aiutare il settore turistico a superare la crisi. Già nel giugno 2020 il Parlamento Ue ha votato una risoluzione in cui è stato espressamente chiesto di mette in campo un piano articolato e completo per salvaguardare gli operatori del settore e modernizzare il turismo targato Ue. Fra gli interventi richiesti: finanziamenti a breve termine per evitare il fallimento delle imprese e sostenere i lavoratori autonomi, e creazione di un certificato di sicurezza Ue per stabilimenti e operatori improntato a elevati standard in fatto di igiene e di sicurezza. In una risoluzione adottata giovedì 25 marzo, il Parlamento europeo ha chiesto che nella nuova strategia Ue per il turismo siano inclusi dei criteri per viaggiare in sicurezza, un certificato di vaccinazione comune e un sigillo di igiene per le imprese.
6) Imprese e famiglie - Nel giugno del 2020, il Parlamento europeo ha approvato un temporaneo allentamento delle norme sui requisiti patrimoniali per le banche europee. L’obiettivo della misura è incoraggiare le banche a erogare prestiti a imprese e famiglie e mitigare le ripercussioni economiche della crisi. Tale intervento aiuta a garantire flussi di credito alle piccole e medie imprese e a sostenere investimenti nelle infrastrutture.
7) Per la pesca e l'agricoltura - Allo scopo di garantire la continuità della produzione alimentare e scongiurare qualsiasi carenza di cibo, il Parlamento Ue ha approvato misure d’emergenza a sostegno degli agricoltori e dei pescatori colpiti dalla crisi. Grazie a tali interventi, sono aumentati i sostegni alle piccole e medie imprese coinvolte nella produzione alimentare e sono state introdotte misure straordinarie per sostenere i produttori di vino, frutta e verdura.
8) Sostegno per finanziare la risposta alla crisi - 37 miliardi di euro dai fondi strutturali dell'Ue: questa la cifra con cui l'Ue ha fornito sostegno finanziario immediato ai paesi membri, aiutandoli a uscire dalla crisi.
9) Regole meno rigide sugli aiuti di Stato - Quando la pandemia ha iniziato a diffondersi in Europa, l’Ue ha introdotto un quadro temporaneo sulle norme in materia di aiuti di Stato per tutelare le aziende, garantendo loro liquidità sufficiente a disposizione e assicurando la continuità delle attività economiche durante la pandemia.
10) Tutela delle imprese europee rispetto alla concorrenza straniera - Gli effetti della pandemia si sono fatti sentire su tutte le imprese europee, rendendole più vulnerabili e maggiormente esposte alla concorrenza straniera. Ragion per cui, nell’ottica di tutelare le imprese ed evitare distorsioni nel mercato unico, il Parlamento Ue ha chiesto che le regole di concorrenza equa siano rispettate da tutti. L’Ue ha infine pubblicato orientamenti per gli Stati membri sugli investimenti stranieri diretti, chiedendo controlli accurati su quelli che che provengono da Paesi terzi per evitare rischi alla sicurezza e all’ordine pubblico nell’Ue.