In una risoluzione adottata nel 2018, il Parlamento Ue ha invitato gli Stati membri ad assicurare un adeguato finanziamento pubblico agli organi di stampa e a promuovere un giornalismo plurale, indipendente e libero
© Parlamento europeo
Il 16 ottobre 2020, a tre anni dalla morte di Daphne Caruana Galizia (giornalista e blogger uccisa in un attentato a Malta nel 2017), il Parlamento europeo ha istituito un Premio giornalistico in sua memoria. L’obiettivo del premio - il cui valore ammonta a 20mila euro e la cui partecipazione è rivolta a giornalisti o a team di giornalisti che operano nell’Ue - è quello di premiare il giornalismo d’eccellenza che riflette i valori europei. Sarà assegnato a partire da ottobre 2021.
Chi era Daphne Caruana Galizia? – Era una giornalista e blogger maltese, ma anche un’attivista contro la corruzione. Il suo lavoro era focalizzato nel riferire del riciclaggio di proventi illeciti, di crimine organizzato, della compravendita dei passaporti per ottenere la cittadinanza maltese e, infine, del relativo collegamento del governo maltese allo scandalo dei Panama Papers. Per questo fu vittima di vessazioni e minacce, culminate nell’attacco terroristico che ha posto fine alla sua vita.
L’attentato omicida - Era il 16 ottobre 2017 quando la giornalista maltese morì in seguito all’esplosione di una bomba nascosta dentro la sua auto.
Le conseguenze - In seguito alla commozione per l’uccisione della giornalista e alle forti critiche su come le autorità competenti gestirono le indagini relative al suo omicidio, il primo ministro maltese Joseph Muscat si dimise. A due anni dal brutale assassinio, fu poi il Parlamento europeo a denunciare l’assenza di indagini, chiedendo alla Commissione Ue di prendere provvedimenti.
Il Premio alla memoria - Il 16 ottobre del 2020, a distanza di tre anni esatti dalla morte della coraggiosa giornalista, il Parlamento Ue ha istituito il Premio giornalistico Daphne Caruana Galizia con l’intenzione di premiare il giornalismo d’eccellenza che riflette i valori europei. Il premio annuale, il cui valore ammonta a 20.000 euro, viene assegnato a giornalisti o a team di giornalisti che operano nell’Ue ed è una giuria indipendente a selezionare i candidati e gli eventuali vincitori. Sarà assegnato a partire da ottobre 2021.
“Il Premio Daphne Caruana Galizia riconoscerà il ruolo fondamentale che ricoprono i giornalisti nel preservare le nostre democrazie e servirà ai cittadini per ricordare l’importanza della libertà di stampa. Questo premio è concepito per sostenere i giornalisti nel lavoro che svolgono, di vitale importanza e spesso pericoloso, e per dimostrare che il Parlamento europeo sostiene i giornalisti d’inchiesta”, ha affermato la vicepresidente del Parlamento Heidi Hautala.
Le iniziative del Parlamento Ue - Da sempre espressosi sull’importanza cruciale rivestita dalla libertà di stampa in ogni democrazia che si rispetti, il Parlamento Ue adottò nel 2018 una risoluzione in cui invitò gli Stati membri ad assicurare un adeguato finanziamento pubblico agli organi di stampa e a promuovere un giornalismo plurale, indipendente e libero.
La denuncia del Consiglio Ue - Il 28 aprile 2021 il Consiglio ha evidenziato sulla “Piattaforma per promuovere la protezione del giornalismo e la sicurezza dei giornalisti" ben 201 gravi violazioni della libertà di stampa avvenute nel 2020. Tutto ciò si concretizza in un numero preoccupante:
40%: è la percentuale relativa all’aumento dei casi rispetto al 2019 e corrisponde al più alto numeri di casi mai registrati da quando fu creata la piattaforma nel 2014. Un altissimo numero di violazioni riguarda soprattutto attacchi fisici (52 casi) e intimidazioni o molestie (70 casi).
3 maggio - E’ il giorno in cui si festeggia la Giornata Mondiale della libertà di stampa. Il Parlamento Ue- sottolineando con forza l’importanza che la libertà di stampa ha avuto nel contesto dell’emergenza sanitaria - ha organizzato un seminario online in cui si è discusso dei rischi che corrono i giornalisti in Europa. Tra i partecipanti Christophe Deloire, segretario generale di Reporter senza frontiere, Veronika Munk, fondatrice e co-capodirettrice del quotidiano indipendente di notizie online Telex e Nikolay Staykov, giornalista bulgaro e co-fondatore del Fondo anticorruzione.