8 marzo

Giornata internazionale della donna, Sassoli: "La pandemia ha consolidato le diseguaglianze e rischia di cancellare decenni di conquiste"

Durante una cerimonia al Parlamento europeo, il presidente del Parlamento europeo ha chiesto che l'uguaglianza di genere sia posta al centro delle politiche per la ripresa dell'Ue

08 Mar 2021 - 18:23
 © parlamento europeo

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"La pandemia di Covid-19 non soltanto ha consolidato le ingiustizie e le disuguaglianze, ma rischia di cancellare decenni di conquiste delle battaglie delle donne europee sul diritto al lavoro, alla condivisone del lavoro di cura, alla autonomia nelle relazioni, al rispetto e al diritto delle proprie scelte nelle relazioni affettive". Lo ha dichiarato il presidente del Parlamento europeo David Sassoli durante una cerimonia al Parlamento europeo per celebrare la Giornata Internazionale delle donne. Dopo il suo discorso, tenuto durante la plenaria del Parlamento europeo, sono intervenute la prima ministra neozelandese Jacinda Ardern, la vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

Uguaglianza salariale - Sassoli ha anche toccato il tema dell'uguaglianza salariale: "Occorre partire dall'uguaglianza salariale. Uguale salario per uguale lavoro. Le donne in Europa guadagnano in media il 14,1 per cento in meno degli uomini. Questo non è più accettabile. Siamo quindi pronti a lavorare alla proposta della Commissione per una trasparenza salariale vincolante presentata ieri e che metteremo al centro del nostro lavoro".

Parità di genere - Altre questioni importanti toccate da Sassoli sono state quelle della parità di genere: "Le organizzazioni dei diritti delle donne, le ong, la società civile e il mondo accademico - ha affermato - ci dicono che le misure adottate dai governi per contenere la diffusione del virus hanno molto spesso acuito il divario di genere in termini di disoccupazione, peso del lavoro domestico, sicurezza finanziaria e autonomia personale delle donne. Possiamo combattere questa pandemia soltanto se metteremo le donne, le ragazze e le bambine al centro della nostra risposta".

"Il Parlamento europeo si è battuto perché la parità di genere e la dimensione di genere fossero priorità centrali nel bilancio settennale dell'Ue e nella valutazione dei Piani nazionali di ripresa. Questo può sembrare astratto, ma se la ripresa avrà la priorità dell'uguaglianza, questo cambierà la vita delle persone e delle donne molto concretamente nei Paesi, nelle città, sui luoghi di un lavoro ritrovato o conquistato, nelle scuole e nelle università, nella ricerca", ha aggiunto Sassoli.

Violenza sulle donne - "E ancora, molto concretamente, abbiamo il dovere di sancire che la violenza sulle donne è un reato grave che deve essere sanzionato ovunque sul territorio dell'Unione Europea. Per questo dobbiamo impegnarci per la ratifica, da parte di tutti gli Stati membri dell'Unione, della Convenzione di Istanbul e per fare della violenza contro le donne un reato a dimensione europea. Non è una questione astratta, riguarda ciò che siamo, è parte della nostra carta di identità come grande attore globale e blocco democratico".

Harris: "Il mondo non funziona come dovrebbe per le donne" - "Oggi, le crisi globali che dobbiamo affrontare hanno evidenziato chiaramente sia il contributo che le donne forniscono che le sfide che le donne devono affrontare. In poche parole, il nostro mondo non funziona ancora per le donne come dovrebbe". Così la vicepresidente Usa Kamala Harris nel suo discorso al Parlamento Ue in occasione dlel'8 marzo. "Il Covid-19 ha minacciato ovunque la salute, la sicurezza economica e la sicurezza fisica delle donne - ha aggiunto -. La pandemia ha sovraccaricato i sistemi sanitari, rendendo ancora più difficile per le donne accedere alle cure di cui hanno bisogno".

Arden: "Il Covid ha esacerbato disuguaglianze a danno delle donne - Gli effetti del Covid-19 "si sono fatti sentire molto sulle economie, le famiglie, i servizi sanitari e le vite dei singoli, ma hanno anche esacerbato le diseguaglianze soprattutto a danno delle donne e delle giovani donne". Lo ha detto la premier della Nuova Zelanda Jacinda Ardern in un video messaggio alla plenaria del Parlamento europeo. "Le donne sono in prima linea nella lotta al Covid" come "dottoresse, scienziate, comunicatrici, badanti, che toccano con mano i danni provocati dal virus. Siamo anche oggetto di violenza domestica cresceste, una pandemia occulta che ha riguardato il mondo. Solo con il coinvolgimento significativo delle donne nella leadership e nelle decisioni a tutti i livelli possiamo fare sì che le risposte alla pandemia tengano conto di tutti", ha sottolineato Arden.

Von der Leyen: "Inaccettabile il divario occupazionale - "Oggi il tasso di occupazione delle donne è del 67%, quello degli uomini è del 78% e questo gap è inaccettabile. La settimana scorsa abbiamo stabilito un nuovo obiettivo per l'Europa: ridurre della metà il divario occupazionale affinché a fine di questo decennio il 78% di entrambi i generi sia occupato". Così la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen intervenendo alla plenaria del Pe. "Non sarà facile ma vi posso promettere che faremo di tutto per centrare questo obiettivo", ha aggiunto. 

Von der Leyen: "Ue diventi un continente di pari opportunità - "A tutte le eroine nascoste di questa pandemia questa è la vostra giornata, voglio un'Europa che diventi un continente di pari opportunità per le donne e gli uomini. Ma so che ancora non ci siamo", ha concluso la presidente della Commissione europea.

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