Tra le richieste più importanti avanzate dal Parlamento Ue, quella relativa all'esigenza di standard più severi per i miliardi di dispositivi connessi in tutto il mondo
Rafforzare la sicurezza contro le minacce informatiche. E' quanto invoca il Parlamento europeo, che il 10 giugno ha adottato, con 670 voti a favore, 4 contrari e 12 astensioni, una risoluzione in cui chiede standard più severi di sicurezza informatica per dispositivi connessi, app e sistemi operativi. In particolare, per i deputati i prodotti connessi a Internet e i servizi associati, comprese le catene di fornitura, devono essere resi sicuri fin dalla progettazione, resilienti agli incidenti informatici e aggiornati rapidamente con delle patch qualora vengano scoperte vulnerabilità.
22,3 miliardi - E’ il numero di dispositivi che dovrebbero essere collegati a Internet in tutto il mondo entro il 2024.
Il problema - Si tratta di quello relativo alle minacce ibride, ovvero metodi o attività utilizzati da attori statali o non statali ostili per colpire Stati e istituzioni democratiche. Un fenomeno, quest’ultimo, in forte aumento e ormai pronto ad assumere forme sempre più sofisticate. Ciò include l'uso di campagne di disinformazione e attacchi informatici alle infrastrutture, ai processi economici e alle istituzioni democratiche. I deputati temono, dunque, un’incidenza su elezioni, procedure legislative, applicazione della legge e giustizia.
Il Covid? Benzina sul fuoco… - E già perché la pandemia ha nuovamente fatto emergere le vulnerabilità informatiche di alcuni settori critici, in particolare la sanità, mentre il telelavoro e la distanza sociale hanno aumentato la nostra dipendenza dalle tecnologie digitali e dalla connettività. Gli eurodeputati hanno sottolineato come la recente serie di attacchi informatici ai sistemi sanitari come in Irlanda, Finlandia e Francia, abbia causato danni significativi ai sistemi sanitari e all'assistenza ai pazienti.
Le proposte del Parlamento Ue - Nella risoluzione non legislativa sono contenute numerose proposte - in risposta alla Strategia per la sicurezza informatica dell'Ue per il decennio digitale - per fronteggiare il problema della sicurezza informatica. Vediamole insieme:
- una legislazione che imponga requisiti di sicurezza informatica per app, software, software incorporati (che controllano dispositivi e macchine che non sono computer) e sistemi operativi (software che gestiscono le funzioni di un computer) entro il 2023;
- la garanzia che i prodotti connessi e i servizi associati, comprese le catene di approvvigionamento, siano resi sicuri fin dalla progettazione, resilienti agli incidenti informatici e corretti rapidamente se vengono scoperte vulnerabilità;
- i deputati valutano positivamente l’intenzione della Commissione europea di proporre norme orizzontali sui requisiti di sicurezza informatica per i prodotti connessi e i servizi associati, ma vogliono anche che cerchi di armonizzare le leggi nazionali al fine di evitare la frammentazione del mercato unico.