Tra le proposte avanzate quella dell'istituzione di un’Autorità europea per i bambini che garantisca l’accesso a un’assistenza sanitaria gratuita e di alta qualità
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Il Covid-19, oltre a incidere profondamente sul tessuto economico della società, ha creato divari, acuito problematiche, alimentato sbarramenti. Sul piano dell’istruzione, ad esempio, l’apprendimento a distanza ha fatto aumentare il divario per i bambini in povertà e per tutti coloro che vivono in aree remote sprovviste di infrastrutture. Risultato: interruzioni dell’apprendimento e incremento delle disuguaglianze educative. A questo riguardo, il Parlamento Ue ha esortato il Consiglio e la Commissione ad essere ambiziosi nella realizzazione di nuovi piani che abbiano come obiettivo finale quello di far uscire 5 milioni di bambini dalla povertà entro il 2030.
Le proposte del Parlamento Ue - Vediamo allora le proposte racchiuse in una risoluzione che il Parlamento Ue ha adottato a fine aprile con 510 voti a favore, 42 contrari e 139 astensioni:
- soluzioni a lungo termine contro le diseguaglianze educative, come la promozione dell’alfabetizzazione digitale e l’uso di strumenti educativi adatti all’apprendimento a distanza;
- strategie specifiche per proteggere i bambini dall’abuso e dallo sfruttamento sessuale online. Fra queste: campagne di informazione negli Stati membri per genitori e bambini e lo sviluppo di nuove tecnologie per rilevare ed eliminare materiali contenenti pornografia infantile;
- utilizzazione da parte degli Stati membri dei fondi europei, nazionali e regionali esistenti per attuare, in ossequio alla Garanzia europea per l’infanzia, misure concrete che contribuiscano a sradicare la povertà infantile e l'esclusione sociale;
- istituzione di un’Autorità europea per i bambini che garantisca a ogni bambino che vive in povertà l’accesso a un’assistenza sanitaria gratuita e di alta qualità, l’istruzione, l’accesso effettivo ad alloggi dignitosi e a un’alimentazione adeguata;
- creazione e rafforzamento di reti pubbliche universali di assistenza all’infanzia, istruzione e assistenza sanitaria.
L’insieme di queste proposte e strategie si pone il fine di far uscire dalla povertà o dall’esclusione sociale nell'Ue almeno 5 milioni di bambini.