Tra i punti che emergono dalla relazione presentata dagli eurodeputati: il consolidamento delle relazioni generali Ue-India e la cooperazione in materia di politica estera e di sicurezza
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Rafforzare i rapporti tra Ue e India e stabilire relazioni commerciali strette basate su valori condivisi, collaborando in merito alle sfide globali (cambiamento climatico, transizione verso un’economia sostenibile) e cooperando per la riforma dell’Organizzazione mondiale del commercio: questi i tratti salienti contenuti nella relazione adottata il 13 aprile dalla Commissione per gli affari esteri del Parlamento europeo che, al tempo stesso, stigmatizza però il peggioramento registrato in India sul fronte dei diritti umani.
E' il più popoloso Paese del mondo a regime democratico e, tra i cosiddetti Paesi emergenti, è uno di quelli caratterizzati da un’economia in più rapida crescita. Parliamo dell’India, il cui prodotto interno lordo - prima dello scatenarsi della pandemia mondiale - ha registrato un aumento del 6% ogni anno.
11,1%: E’ la percentuale del commercio indiano che dipende dall’Ue, contro il 10,7% dipendente dagli Stati Uniti e dalla Cina. Una percentuale importante, dunque, che riflette appieno l’importanza che l’Ue rappresenta per l’India, mentre quest’ultima è solo il nono partner commerciale più importante per l’Europa.
72%: E’ la percentuale relativa all’aumento del commercio di prodotti fra Ue e India negli ultimi dieci anni. Nello stesso periodo di tempo, l’afflusso di investimenti esteri da parte dell’Ue è aumentato dall’8% al 18%. Tutto ciò si è dunque tradotto nell’affermazione dell’Unione europea quale più importante finanziatore estero dell’India.
4.500: sono le aziende europee attive in India. Il risultato è quello di un'importante crescita dell’occupazione, concretizzatasi in ben 6 milioni di posti di lavoro diretti e indiretti. Sussiste però ancora un problema, vale a dire un mancato accordo di libero scambio: i negoziati succedutisi finora si sono infatti conclusi con un nulla di fatto.
Come rafforzare i rapporti di partnership? - L’India e l’Unione europea (due tra le più grandi e importanti democrazie del mondo) sono accomunate dalla condivisione di numerosi valori e unite negli sforzi intrapresi per affrontare al meglio sfide importanti come quelle relativa al cambiamento climatico e alla transizione verso un’economia sostenibile. Nel 2004 entrambe hanno firmato una collaborazione strategica che prevedeva la condivisione di valori comuni e l’impegno a rispettare un ordine globale basato su regole precise e multilateralismo. Più di recente (era il 2020) hanno poi sottoscritto una tabella di marcia estesa fino al 2025 e improntata a una collaborazione strategica.
Le proposte del Parlamento Ue - Nell’ambito di un rafforzamento importante dei rapporti Ue-India, la Commissione per gli affari esteri del Parlamento Ue ha adottato il 13 aprile una relazione volta a rafforzare i rapporti tra i due Paesi. In sintesi, gli eurodeputati hanno chiesto alle parti di collaborare in merito alle sfide globali, stabilendo relazioni commerciali strette e basate su valori condivisi e cooperando per la riforma dell’Organizzazione mondiale del commercio.
Sono cinque i punti in cui si articola la relazione:
Consolidamento delle relazioni generali Ue-India;
Cooperazione in materia di politica estera e di sicurezza;
Promozione dello Stato di diritto, dei diritti umani e del buon governo;
Commercio all’insegna della sostenibilità;
Resilienza attraverso partenariati settoriali.
Gli eurodeputati hanno infine sottolineato il ruolo che entrambe le potenze possono svolgere nella promozione del rispetto dei diritti umani, della democrazia e della parità di genere, dicendosi però al contempo preoccupati per il peggioramento della situazione in India in materia di diritti umani, come dimostrano le difficoltà affrontate dalle donne e dalle minoranze e la chiusura delle sedi indiane di Amnesty International.
L’8 maggio 2021 i leader europei e indiani organizzeranno un vertice a Porto per discutere dei termini della collaborazione.