© Parlamento europeo
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Il 10 novembre 2020, Parlamento, Consiglio e Commissione Ue hanno approvato i progetti relativi al programma spaziale dell'Ue per il 2021-2027
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La nuova sfida dell'Unione europea si gioca nello spazio. Un po' di numeri: sono 230mila i lavoratori impiegati nell'economia spaziale europea, 15 gli astronauti europei attivi, membri dell'Agenzia Spaziale Europea. Inoltre, il budget per i programmi spaziali europei 2021-2027 ammonta a 14,8 miliardi di euro. Un piede nel presente, dunque, e uno nel futuro, con l'intenzione di utilizzare la tecnologia spaziale anche per nuove sfide. Su tutte quella per il cambiamento climatico…
Tecnologie spaziali - Non si declina soltanto citando Russia, Cina e Stati Uniti. L'Unione europea è infatti della partita e lo è sostenendo finanziamenti importanti, con l'evidente intenzione di puntare dunque su un settore considerato a dir poco strategico per l'Europa del futuro. Ma non solo. Anche per quella del presente. Andiamo allora a scorrere insieme tutti quei settori in cui la tecnologia spaziale è già entrata da anni, producendo miglioramenti significativi:
- Comunicazioni (telefoni cellulari, tv satellitari, accesso a Internet in aree remote);
- Trasporti (Sistemi di navigazione, sicurezza dei trasporti, monitoraggio delle rotte di spedizione);
- Agricoltura (Agricoltura di precisione, controllo delle risorse ittiche);
- Monitoraggio dei disastri (Terremoti, incendi boschivi o inondazioni e localizzazione delle fuoriuscite di petrolio);
- Monitoraggio ambientale (Vegetazione, Correnti oceaniche, qualità dell’acqua e strato di ozono);
- Progettazione urbana e regionale;
- Scienza e ricerca;
- Salvataggio delle vite in mare.
L'Ue nello spazio - Di seguito le cifre più importanti:
1/3 - Un terzo di tutti i satelliti nel mondo che sono stati prodotti in Europa;
230.000 - E' il numero dei professionisti che lavorano nell'economia spaziale europea;
26 - E' il numero di satelliti in orbita che forniscono dati di navigazione precisi a 1.5 miliardi di smarthphone;
15 - Sono gli astronauti europei attivi, membri dell'Agenzia Spaziale Europea.
Il 10 novembre del 2020 Parlamento, Consiglio e Commissione Ue hanno approvato i progetti relativi al programma spaziale dell’Unione europea per il 2021-2027 e all'Agenzia dell’Unione europea per il programma spaziale. È prevista per marzo 2021 la votazione per il programma spaziale da 14,8 miliardi di euro che raccoglie tutte le attività legate allo spazio e include progetti come Galileo, Copernicus e Space Situational Awareness.
Ecco la ripartizione dei 14,8 miliardi di euro:
9 miliardi di euro: E' la cifra stanziata per "Egnos" (sistema geostazionario europeo di navigazione che fornisce servizi agli utenti sulla terraferma, nell’aria e sull’acqua) e per "Galileo" (sistema globale di navigazione satellitare di proprietà dell'Ue che fornisce servizi operativi h24 a 1.3 miliardi di utenti);
5,4 miliardi di euro: Cifra riservata al finanziamento di "Copernicus" (il principale fornitore di dati di osservazione della Terra);
442 milioni di euro: Divisi tra "SSA" (iniziativa di sorveglianza dell’ambiente spaziale per proteggerci contro i pericoli dallo spazio) e "GOVSATCOM" (iniziativa di comunicazione satellitare per scopi governativi, funzionale per accedere a comunicazioni satellitari sicure).
"Un budget ambizioso è un elemento chiave per il successo del programma spaziale dell’Ue”, afferma Massimiliano Salini, eurodeputato membro del Ppe. “I sistemi di navigazione e l’osservazione terrestre stanno migliorando le prestazioni dei servizi di trasporto - continua -, il che porterà maggiori vantaggi a livello sia europeo che globale. Una gestione del traffico più efficiente ridurrà le emissioni e affronterà il problema del cambiamento climatico, un aumento nell'uso dei droni migliorerà i servizi postali e di consegna, un migliore tracciamento dei voli ridurrà la cancellazione dei voli e i reclami".
Una tecnologia, quella spaziale, che si rivela dunque indispensabile anche nell’affrontare nuove sfide come quella del cambiamento climatico, del controllo dei confini e della sicurezza dei cittadini europei. Inoltre, nessuno degli Stati membri preso singolarmente ha la capacità di raggiungere le stelle da solo.
"Il settore spaziale è inoltre fondamentale per la promozione dell'autonomia strategica dell'Ue e per favorire la competitività dell'industria europea. Un aspetto che assume una maggiore importanza se si pensa a un contesto dove le potenze spaziali tradizionali sono molto attive e, al contempo, i nuovi attori in gioco raccolgono con entusiasmo la sfida di competere con l'Europa per il settore spaziale", conclude l'eurodeputato.