Torna "MoscaPartners Variations", un percorso di ricerca, soluzioni per il futuro e contaminazione culturale
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Dal 6 al 13 aprile 2025, in occasione della Milano Design Week, MoscaPartners torna a Palazzo Litta con "MoscaPartners Variations", un'edizione che esplora il tema "Migrations", mettendo in luce lo scambio culturale e l'ibridazione di idee come fonti di creatività. Un percorso che trasforma ancora una volta Palazzo Litta in un crocevia di innovazione e progettualità. Anche quest'anno, il piano nobile ospita ventiquattro espositori provenienti da dodici paesi diversi, in un viaggio che attraversa la storia e il futuro del design.
Ad accogliere i visitatori nel Cortile d’Onore sarà "Nobody Owns the Land: Earth, Forest, Mahk", opera site-specific dell’architetto coreano Byoung Soo Cho. Un’installazione poetica e potente che riflette sul rapporto tra uomo, architettura e natura, fungendo da preludio al tema della mostra. Al centro della corte seicentesca, delimitata da un colonnato, emerge Earth, primo elemento dell'opera: una piattaforma sospesa, una forma geometrica ricoperta di terra rossa in contrasto con il cielo blu di Milano. Il significato di questo lavoro si svela nel momento storico attuale, in cui la terra è oggetto di conflitto: lo spazio creato diventa un'occasione di meditazione. Il visitatore è invitato a salire, scalzo, sulla superficie sospesa, per sentire la terra sotto i piedi e vivere un'esperienza sensoriale diretta.
"La terra, nessuno la possiede, ma tutti la vivono insieme," afferma Cho. "Sebbene non sia mai nata, dà origine a innumerevoli storie di vita. Queste storie sono inseparabili dalla terra, proprio come noi siamo inseparabilmente intrecciati, viventi e reciprocamente abbracciati". A partire da questo concetto, l'installazione dà voce al secondo elemento che la compone - Forest - che si snoda tra le colonne del primo tratto del porticato. Varcata la soglia di Palazzo Litta i visitatori vengono accolti da una serie di pitture astratte realizzate da Byoung Soo Cho mischiando alla pittura e all'inchiostro la terra, e accostate orizzontalmente l'una accanto all'altra.
Il concept "Migrations" si declina in una pluralità di approcci e materiali. La varietà degli espositori e delle loro proposte crea un dialogo tra tradizione e innovazione, sottolineando il valore del confronto e della ricerca condivisa. Ogni espositore si fa portavoce di intuizioni innovative, interpretando "Migrations" in una ricerca estetica e personale realizzata attraverso metodi di lavorazione diversi. Dall'arredamento all'illuminazione, spaziando alla lavorazione di metalli, cemento e altri materiali, fino ai giardini verticali, ai bagni e ai complementi, le aziende coinvolte rappresentano una vasta gamma di settori, tutti orientati verso soluzioni sostenibili, inclusive e sperimentali.
“Abbiamo riunito ventiquattro realtà provenienti da dodici paesi diversi, ognuna con la propria visione progettuale”, spiega Caterina Mosca, fondatrice di MoscaPartners. “Questo mosaico internazionale interpreta il tema 'Migrations' nella sua essenza più profonda: il movimento delle idee, la compenetrazione delle culture e l’arricchimento reciproco tra tradizione e innovazione.”
L’edizione 2025 introduce un’importante novità sul fronte dell’accessibilità: il progetto "Adrenalina incontra Museo Omero e Istituto Cavazza". Questa iniziativa permette alle persone non vedenti e ipovedenti di fruire della mostra attraverso visite guidate, in programma il 9, 10 e 11 aprile. Inoltre, il 7 aprile si svolgeranno percorsi per visitatori normovedenti che, bendati, sperimenteranno un’esplorazione sensoriale dello spazio. L'attenzione all'inclusione si manifesta anche attraverso una serie di dispositivi multisensoriali e descrizioni tattili delle opere esposte, studiati per permettere una comprensione approfondita degli oggetti in mostra.