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La mostra-evento di Interni oltre che nella tradizionale sede dell'Università Statale di Milano anima anche l'Orto Botanico di Brera, lo Strettone della Pinacoteca di Brera, l'Audi House of Progress presso il Portrait Milano, Eataly Milano Smeraldo e l'Urban Up | Unipol De Castillia 23
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Dal 7 al 17 aprile 2025, Milano diventa il palcoscenico di "CRE-ACTION", la grande mostra-evento ideata e organizzata da Interni, che trasforma alcuni dei luoghi simbolo della città in laboratori di creatività e innovazione. L'Università degli Studi di Milano - Cà Granda, l'Orto Botanico di Brera, lo Strettone della Pinacoteca di Brera, l'Audi House of Progress presso il Portrait Milano, Eataly Milano Smeraldo e l'Urban Up | Unipol De Castillia 23 si animano di installazioni, mostre tematiche e microarchitetture, frutto della collaborazione tra oltre 50 designer, architetti e artisti di fama nazionale e internazionale.
"In occasione del Fuorisalone, Milano diventa un grande hub culturale e produttivo, dove designer, architetti e artisti possono concretizzare progetti non realizzabili in altri luoghi - spiega Gilda Bojardi, direttore di INTERNI -. Il tema che affrontiamo quest'anno è di grande attualità, unendo la forza della 'creazione' con l'energia proattiva dell'azione, e guardando soprattutto al futuro e alla speranza di realizzare un mondo migliore".
Il tema di "CRE-ACTION" è un invito a riflettere sul potere della creatività e sulla sua capacità di generare azioni concrete per un futuro migliore. Anche per l'edizione 2025 Interni, forte dei suoi 70 anni di storia, continua a esplorare il ruolo di architettura, design e arte come discipline in grado di interagire con la scienza, l'ecologia, l'economia e la filosofia, per dare forma a un progetto di società più sostenibile e inclusiva. La mostra-evento, con i suoi 40 progetti, si propone di valorizzare il know-how italiano, frutto di un dialogo costante tra culture, sensibilità e linguaggi diversi, in un'esplosione di creatività e innovazione.
Tra le novità di questa edizione, spiccano due installazioni di grande impatto: con WAR FLAGS by Philippe Starck with Rémi Babinet & Co for ABS Group all'Orto Botanico di Brera, Philippe Starck invita a riflettere sul potere dei simboli e sulla loro capacità di influenzare il nostro immaginario. Mentre "It Means Peace" di Marco Balich (Balich Wonder Studio con il supporto di Pasquale Bruni), nello Strettone della Pinacoteca di Brera, trasforma un luogo di passaggio in uno spazio di riflessione sulla pace, un tema quanto mai attuale.