Ospiti dell'appuntamento, andato in onda venerdì 27 maggio, Laura Maria Cinquini, ambasciatrice Cofoe, e Irene Tinagli, presidente della Commissione Problemi Economici e Monetari del Parlamento Ue
La Conferenza sul futuro dell'Europa è terminata. Durante l'ultima puntata de "L'Europa che vorrei", il programma di Tgcom24 realizzato in collaborazione con il Parlamento europeo che ha seguito passo passo l'esercizio di democrazia diretta, abbiamo fatto un bilancio di un anno di lavori con delle voci d'eccezione: i cittadini europei che vi hanno partecipato. Ospiti del dodicesimo appuntamento, andato in onda venerdì 27 maggio, Laura Maria Cinquini, ambasciatrice Cofoe, e Irene Tinagli, presidente della Commissione Problemi Economici e Monetari del Parlamento Ue.
Le proposte dei cittadini - Dal rafforzamento del mercato unico all'autonomia strategica, le proposte dei cittadini ricalcano tre grandi problemi attuali che l'Unione europea deve risolvere: la rappresentanza di politica estera; il problema economico (linee guida uniche per questioni monetarie ed energetiche) e la difesa europea.
"Il bilancio è più che positivo. Dopo un anno di lavori, abbiamo raggiunto due dei tre obiettivi della Conferenza: avvicinare i cittadini alle istituzioni ed elaborare una serie di raccomandazioni politiche. Il terzo, ancora da raggiungere, è quello più ambizioso: far sì che la voce dei cittadini abbia un impatto effettivo sulla futura politica europea", dichiara Laura.
Politica economica dell'Ue - Per quanto riguarda la politica economica dell'Ue, Tinagli ha detto: "Le istituzioni europee e i ministri dell'Economia e delle Finanze degli Stati Ue hanno già cercato e stanno cercando di capire come coordinare le politiche economiche dei singoli Paesi. È così che è nato il Next Generation Eu. Già da due anni le istituzioni si sono mosse per dare il massimo sostegno possibile a tutti gli Stati membri per poter far fronte alle emergenze".
La riforma dei Trattati - Uno dei temi più dibattuti durante la Conferenza sul futuro dell'Europa è stato quello della riforma dei Trattati.
"Ci sono delle azioni che si possono fare anche senza modificare i Trattati. Lo abbiamo fatto con il Next Generation Eu, creando uno strumento di debito comune che non sarebbe consentito per Trattati. È evidente che più si va avanti, più aumentano le emergenze a cui dobbiamo far fronte e più avremo bisogno di modifiche strutturali, che quindi vadano anche a cambiare i Trattati. Adesso è il momento di avere il coraggio di farlo per fare un passo ulteriore nell'integrazione europea", ha commentato Tinagli.
"Il tema è emerso molte volte durante i lavori ed è presente nel report finale. Il mondo sta cambiando, l'Europa sta cambiando e noi vogliamo un'Europa del futuro che sia in grado di adattarsi ai tempi. E quindi che sia in grado di modificare le sue stesse basi e i Trattati. Il solo fatto di mostrarsi disponibili a questo tipo di riforma strutturale profonda è già un segno per noi significativo", ha invece detto Laura.
Politica estera - "L'aspetto di un'Ue ente politico unico e non frammentario è una questione che è emersa ben prima della guerra. E già allora si parlava dell'importanza di avere un ruolo sul piano della politica internazionale forte e compatto così come di diventare indipendenti sul piano energetico ed economico-produttivo", ha sottolineato Laura.
"Adesso l'Unione europea non ha una sua politica estera comune perché non è nei Trattati, resta una materia prevalentemente di competenza degli Stati membri, che non hanno voluto cedere sovranità alle istituzioni europee su questo fronte. Con la crisi dell'Ucraina ci siamo resi conto che è necessario avere un migliore coordinamento e la capacità di prendere decisioni insieme in maniera più rapida e quindi anche eventualmente superando veti che rallentano la presa di posizione e decisione", ha aggiunto Tinagli.
Le testimonianze dei cittadini - Abbiamo, infine, raccolto le voci di altri quattro cittadini che hanno partecipato alla Conferenza: Francesco Indiveri, Piero Savaris, Chiara Licandro e Paolo Barone.
"È stata una delle esperienze formative più importanti della mia vita", ha detto Francesco. "È in programma un evento in autunno - con data da definire - in cui le tre istituzioni della Conferenza aggiorneranno noi ambasciatori circa lo stato dell'arte delle proposte", ha concluso Barone.