"AVANTI CON SANZIONI"

Metsola a "The State of the Union": "Putin sbaglia se crede l'Unione europea sia debole"

 "Dobbiamo slegarci dalle nostre dipendenze dal Cremlino, metteremo fine alle importazioni di petrolio e gas", ha aggiunto

06 Mag 2022 - 16:44

Secondo il presidente del Parlamento Ue, Roberta Metsola, "il grave errore di Putin è stato pensare che le nostre differenze e la difesa dei diritti fondamentali fossero un segno di debolezza. Ha sbagliato". "Dobbiamo slegarci dalle nostre dipendenze dal Cremlino, metteremo fine alle importazioni di petrolio e gas - ha aggiunto parlando alla conferenza "The State of the Union" -. Continueremo con le sanzioni e gli aiuti all'Ucraina, perché dobbiamo ricostruirla". 

"Ue è nelle strade di Bucha e in tunnel di Mariupol" - "C'è una realtà pre-24 febbraio e una realtà post-24 febbraio. Il mondo è cambiato. Dobbiamo capire che il peso dell'ordine globale democratico ora poggia in modo più pesante che mai sulle spalle dell'Europa. Dobbiamo essere in grado di portarlo. È il nostro momento whatever-it-takes. Un momento che arriva una volta ogni generazione. Un momento in cui bisogna capire che l'Europa è anche nelle strade di Bucha, nei tunnel di Mariupol, nelle cantine di Irpin, sulle rive dell'Isola dei Serpenti", ha aggiunto la presidente del Parlamento Ue.

"Conferenza sul futuro dell'Europa opportunità per agire" - "Lunedì prossimo, nella Giornata dell'Europa, riceveremo le conclusioni della Conferenza sul futuro dell'Europa: il risultato di una consultazione paneuropea dei cittadini. L'onere sarà su di noi, leader europei, di ascoltare, e di prendere le raccomandazioni a bordo: in termini di agire in base alle richieste dei cittadini sui cambiamenti politici in materia di difesa, salute, clima, sicurezza e altro ancora. Questa è una vera opportunità per l'Europa - perché se non ora, quando?", ha detto ancora Metsola. 

"Metsola ricorda Sassoli, era un combattente per il Pe" - Metsola ha anche ricordato il suo predecessore David Sassoli. "La prima cosa che vorrei fare e' raccogliere l'eredita' che ci ha lasciato David Sassoli. Lui diceva che era innamorato di Firenze. David era un combattente per il Parlamento Europeo, per noi, per l'Europa. Credeva nel potere dell'Europa di forgiare un nuovo percorso in questo mondo", ha detto.

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