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Dopo il successo a Nolo, il progetto riscopre un nuovo luogo abbandonato di Milano. Oltre 50 gli espositori
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Da Nolo a Baggio. Alcova continua il suo viaggio attraverso i luoghi segreti di Milano e rinnova la sua missione: ridare vita agli spazi in disuso della città per vedere come si relazionano al design. Dopo il successo delle due edizioni al panettonificio Cova, a nord di piazzale Loreto, in occasione del Fuorisalone 2021 il progetto di Joseph Grima e Valentina Ciuffi si sposta a pochi passi dalla stazione della metropolitana Inganni M1, nell'ex ospedale militare di Baggio.
La sintesi è duplice: il design che riporta la vita laddove il tempo si è fermato, ma anche la maglia degli spazi che completa ed esalta le opere esposte. E qui, di magia, pare essercene molta. Tre edifici storici di straordinario fascino, progettati a forma di tempio e abitati per anni dalle suore infermiere del nosocomio, immersi in un grande parco urbano: circa 3.500 metri quadrati di spazi interni ed esterni in cui andranno in scena le creazioni di oltre 50 espositori tra designer indipendenti, brand innovativi, gallerie, istituzioni culturali e aziende.
I temi sono come sempre molti, frutto di un intreccio di personalità e stili che combina figure affermate della scena internazionale a progetti sperimentali e innovativi. Sul tavolo restano discorsi ecologici, politici e antropologici, racconti sulla storia del design o espressioni di nuove correnti espositive. Alcova è aperto al pubblico dal 4 al 12 settembre e per l'accesso non è richiesta la registrazione. L'accesso è da via Simone Saint Bon 1.
© Ufficio stampa
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