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Ultimo aggiornamento: 6 mesi fa
Speciale Sbarco in Normandia

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D-Day, i leader occidentali a Omaha Beach in Normandia per gli 80 anni dallo sbarco

Presenti re Carlo, Biden, Macron, Mattarella, Scholz e Zelensky. Assente Putin, che non è stato invitato. Con la Marsigliese a Omaha Beach, si è chiusa la cerimonia

06 Giu 2024 - 19:38
 © Afp

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Momenti di profonda emozione a Omaha Beach, dove si sono tenute le celebrazioni per l'ottantesimo anniversario dello sbarco alleato, il cosiddetto D-Day, lo sbarco in Normandia del 6 giugno 1944, che ha segnato il punto di svolta della Seconda guerra mondiale. Ai festeggiamenti, oltre ai pochi reduci ormai centenari, hanno partecipato anche i leader occidentali: re Carlo, il presidente americano Joe Biden, il francese e padrone di casa Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella. Assente invece Vladimir Putin, poiché la Russia non è stata invitata, mentre c'era il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Al termine le frecce tricolori di Francia e Gran Bretagna (Patrouille de France e Red Arrows) hanno sfrecciato nel cielo azzurro della Normandia, seguite dal coro dell'esercito francese, che ha intonato la Marsigliese, l'inno della Francia.


"Nel febbraio 2022, Putin ha deciso di lanciare una guerra completa. Si pone in totale infrazione e commette crimini di guerra, calpesta il diritto internazionale. Di fatto, la Russia ha tradito il messaggio dello Sbarco". Lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, intervistato in diretta su TF1 e France 2 al termine delle celebrazioni per l'ottantesimo anniversario dello sbarco in Normandia, il cosiddetto D-Day, che contribuì a liberare l'Europa dal nazifascismo.


Gli ideali, i valori e i principi per cui hanno combattuto chi liberò l'Europa 80 anni fa "sono nuovamente sotto attacco diretto nel continente europeo. Dinanzi a una guerra di aggressione illegittima, i nostri Paesi riaffermano la loro adesione congiunta a questi valori fondamentali". E' un passaggio della dichiarazione congiunta sottoscritta dai leader di tutti i 19 Paesi che oggi hanno ricordato lo sbarco di Normandia.


"Oggi siamo tutti dei figli dello Sbarco". Lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, nel corso del suo discorso alle celebrazioni per gli 80 anni dello Sbarco in Normandia, il cosiddetto "D-Day", che contribuì a liberare l'Europa dal nazifascismo. 


"Sono molto felice di averti qui": lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, accogliendo il presidente Usa, Joe Biden, alla cerimonia internazionale per gli 80 anni dello Sbarco in Normandia. Camminando verso la tribuna d'onore, insieme alle rispettive moglie, Biden e Macron hanno scambiato qualche battuta amichevole.


Numerosi veterani del D-Day sono arrivati nella tribuna ufficiale allestita a Omaha Beach, in vista della cerimonia internazionale per l'ottantesimo anniversario del D-Day. Passando davanti ai capi di Stato e di governo riuniti per l'occasione, molti di loro hanno scambiato battute e strette di mano con il cancelliere tedesco, Olaf Scholz. Un forte simbolo di riconciliazione 80 anni dopo lo Sbarco alleato che contribuì a liberare la Francia e l'Europa dal nazifascismo.



Un'ovazione, seguita da un lungo applauso, ha salutato l'ingresso di Volodymyr Zelensky e della moglie nella struttura che accoglie le autorità, i reduci e il pubblico della cerimonia più importante per gli 80 anni del D-Day. Il presidente ucraino, emozionato, ha sorriso ai presenti prima di dirigersi verso il presidente francese, Emmanuel Macron, che lo ha accolto abbracciandolo.


Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è arrivato a Caen, in Normandia, e ora si sposterà a Omaha Beach per partecipare alla cerimonia di commemorazione dell'80esimo anniversario del D-Day. Ad accogliere il Capo dello Stato l'ambasciatrice d'Italia in Francia Emanuela D'Alessandro.


"Dobbiamo ricordare che il fatto che siano stati eroi quel giorno non ci esime da ciò che dobbiamo fare oggi. La democrazia non è mai garantita. Ogni generazione deve preservarla, difenderla e lottare per essa. Questa è la prova del tempo". Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, parlando alla cerimonia di commemorazione.


"L'isolazionismo - ha detto Biden nel suo discorso a Colleville-sur-Mer - non era la risposta 80 anni fa e non lo è oggi. Le forze oscure non spariscono mai". L'Ucraina, ha detto, "è invasa da un tiranno".


"Non deve succedere mai piu'": lo ha detto il celebre attore americano Tom Hanks, indimenticabile protagonista di "Salvate il soldato Ryan", il film di Steven Spielberg ambientato durante lo sbarco in Normandia. "Se mettiamo insieme tutte queste storie individuali, che sono fonte di ispirazione - ha detto alla tv francese Bfm - la lezione è che bisogna che questo non succeda mai più".


La cerimonia franco-americana e' iniziata con l'arrivo di Emmanuel Macron e Joe Biden, accompagnati dalle loro mogli, Brigitte Macron e Jill Biden, al cimitero americano di Colleville-sur-Mer. Poco prima un breve film che ha raccontato l'eroismo dello sbarco in Normandia. In base a quanto ha affermato la tv francese la cerimonia è iniziata con un ritardo di 40 minuti. Inquadrati tra il pubblico anche Tom Hanks e Steven Spielberg, oltre a numerosi veterani commossi.


Il presidente francese Emmanuel Macron ha consegnato la Legione d'onore a 11 veterani statunitensi. "Qui siete a casa vostra", ha detto Macron durante la commemorazione avvenuta al cimitero americano di Colleville-dur-Mer, in presenza del presidente Joe Biden. "Avevate una famiglia, degli amici, una donna, dei sogni, dei progetti, un futuro. E avete lasciato tutto e corso ogni rischio per la nostra indipendenza e la nostra libertà. Per questo, grazie", ha detto Macron.


"Le nazioni devono restare unite per opporsi alla tirannia". Lo ha detto re Carlo III nel suo discorso al British Normandy Memorial di Ver-sur-Mer, in Normandia, durante le celebrazioni degli 80 anni del D-Day, lo sbarco degli alleati sulle coste francesi avvenuto il 6 giugno del 1944. "Preghiamo che un simile sacrificio non venga mai più compiuto", ha aggiunto il sovrano britannico, che si trova alla cerimonia insieme alla regina Camilla.


Il re Carlo e la regina Camilla sono arrivati all'evento commemorativo nazionale del Regno Unito presso il Memoriale della Normandia britannica a Ver-sur-Mer, in Francia. Sono stati accolti dal primo ministro Rishi Sunak, sua moglie, Akshata Murty, e Lord Peter Ricketts, presidente onorario del Normandy Memorial Trust, tra gli altri funzionari. Poco dopo sono arrivati anche il presidente francese Emmanuel Macron e la first lady Brigitte Macron. Macron assegnerà oggi la più alta onorificenza francese, la Legion d'Onore, ai veterani.


Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden è arrivato in Normandia per le commemorazioni del D-Day. È stato fotografato mentre scendeva dall'Air Force One insieme alla First Lady Jill Biden all'aeroporto di Caen Carpiquet in Francia. Il primo ministro britannico Rishi Sunak è nel frattempo arrivato a un evento commemorativo del D-Day presso il Memoriale della Normandia britannica, a Ver-sur-Mer, in Francia.
 


A ricordare il D-Day, che il 6 giugno 1944 diede inizio alla liberazione del Continente dall'occupazione nazista, sarà presente il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj che siederà al fianco di Emmanuel Macron. Insieme a loro ci saranno, tra gli altri, il presidente Usa Joe Biden, quello canadese Justin Trudeau, re Carlo III, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, il presidente polacco Andrzej Duda, il ceco Petr Pavel, il re Filippo del Belgio, Federico X sovrano di Danimarca e Guglielmo Alessandro re di Olanda. Vladimir Putin non è stato invitato in quanto "persona non gradita", responsabile della "guerra di aggressione" contro l'Ucraina, e non ci sarà nemmeno una delegazione russa, la cui presenza, in un primo momento, era stata ipotizzata. Fino a 10 anni fa, per il 70esimo anniversario, Mosca era presente, a ricordare il pesante prezzo pagato dall'Urss, con i suoi 27 milioni di morti, e il contributo offerto alla liberazione dall'armata rossa sul fronte orientale.

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