LA RICERCA DEL PRINCIPE AZZURRO

"Blind Date", a passo di danza le difficoltà dell'amore al tempo del 2.0

Dal 27 al 29 gennaio, al teatro Manzoni di Milano, lo spettacolo della regista e coreografa Mei-hong Lin. "Oggi siamo connessi con il mondo - dice a Tgcom24 - ma isolati nei nostri affetti reali

23 Gen 2014 - 11:31
 © ufficio-stampa

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La ricerca del partner dei nostri sogni è il desiderio più comune dell'essere umano. Ma soprattutto oggi concretizzarlo sembra essere difficile. Una situazione messa in scena a passo di danza in "Blind Date", il nuovo spettacolo in scena al teatro Manzoni di Milano dal 27 al 29 gennaio. "In scena ci sono i diversi aspetti di una storia d'amore - spiega a Tgcom24 la regista e coreografa Mei-hong Lin -, mescolando commedia e malinconia".

"Blind Date", a passo di danza le difficoltà dell'amore al tempo del 2.0

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Agenzie matrimoniali, eventi per single, social network e chatroom in internet, rappresentano i trend più diffusi e portano tutti nella stessa direzione: appuntamenti al buio. Cosa succede esattamente quando per la prima volta ci troviamo davanti al possibile partner? Quali sono le strategie dell'arte della seduzione che uomini e donne mettono in campo durante questi incontri?

"Blind Date" mette in scena queste situazioni, senza dimenticare i paradossi e le difficoltà relazionali dell'epoca in cui stiamo vivendo. "L'amare e l'essere amato, la ricerca di mister o miss perfezione, sono gli obiettivi più comuni a cui tutti tendono - spiega la Lin, allieva di Pina Bausch -. Oggi la comunicazione verso il mondo è molto aiutata. Tutti hanno un iPad, un iPhone o un computer, e comunicano attraverso Facebook, Twitter o Skype. Ma il paradosso è che di fronte a tutto questo la gente si trova sempre piu isolata dalle persone che la circondano, gli affetti reali, la famiglia. È sempre più difficile incontrarsi e avere un incontro d'amore nel modo naturale e tradizionale".

Un appuntamento al buio è un ambito ideale da essere tradotto in danza, perché di fronte a un primo approccio il linguaggio del corpo è ancora più importante di quello verbale. "Per me l'effetto teatrale e l'interpretazione sono parti fondamentali - dice la coreografa -. Ma naturalmente noi non siamo attori ma ballerini e quindi sul palco usiamo i nostri corpi e il loro linguaggio. Nella compagnia ci sono così tanti linguaggi diversi, ballerini di molte nazionalità, anche italiani. Così alcune delle parole che lascio loro pronunciare sono in italiano, per il pubblico di Milano sarà divertente e comprensibile".

C'è un'alternanza tra commedia e tristezza, il quadretto dell'amore può essere molto edificante ma se andiamo a guardare oltre le apparenze possiamo trovare malinconia e solitudine. "Ho voluto prendere il fenomeno degli incontri al buio - continua la Lin - e provare a guardare oltre, per percorrere i diversi aspetti di una storia d'amore, con tutte le sue sfaccettature. Possono essere buffi, divertenti o anche estremamente drammatici e tristi. Speranza, e solitudine. Ma alla base di tutto c'è un grande bisogno e desiderio di trovare l'amore della vita".

PER INFORMAZIONI
TEATRO MANZONI
Via Manzoni 42 - 20121 Milano
Tel. 02.763.69.01
Fax 02.760.054.71
mail: info@teatromanzoni.it



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