"Blurred Lines", la hit da record può inguaiare Robin Thicke e Pharrell Williams
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La famiglia di Marvin Gaye ha accusato di plagio i due autori che intanto si godono gli oltre 16 milioni di dollari incassati dal loro brano
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Blurred Lines”, il brano tormentone del 2013, rischia di mettere nei guai i suoi autori Robin Thicke e Pharrell Williams, alle prese con la causa per presunto plagio, intentata dagli eredi di Marvin Gaye, che la ritengono troppo simile a "Got to give it up”. Intanto, dai documenti del processo è emerso che la hit ha incassato 16 milioni e 600 mila dollari. Thicke e Pharrell devono però accontentarsi "solo" di 5 milioni a testa.
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Settecentomila dollari è invece la cifra che si è accaparrato il rapper T.I., per la sua partecipazione al brano. Il resto è stato suddiviso tra le tre case discografiche che hanno prodotto la canzone, tra cui quella di Pharrell, che dunque, tra tutti i soggetti in campo, è quello che si è portato a casa la fetta più grande della torta, mentre Thicke ha potuto aggiungere alla sua quota anche 11 milioni ricavati dal suo Tour mondiale dopo l'esplosione in radio del pezzo.
E pensare che, durante il dibattimento, Robin Thicke, figlio dell'attore Alan, noto in Italia per il suo ruolo nella sitcom Genitori in blue jeans, ha dichiarato: "Non c'è una mia singola idea nel brano: ero ubriaco e quando sono entrato in studio il 75% era già stato registrato".
A fare i conti in tasca agli artisti è stata la Creative Artists Agency, ente incaricato dalla corte di quantificare finanziariamente il valore sul mercato della hit. Un calcolo necessario per risolvere il contenzioso. La famiglia di Marvin Gaye ha chiesto un risarcimento da 40 milioni di dollari.