CLIP ESCLUSIVA

"Gloria Bell", Julianne Moore protagonista del remake americano del successo di Lelio

Dopo "Una donna fantastica", premiato con l'Oscar per il miglior film straniero nel 2018, il regista cileno torna al cinema dal 7 marzo rileggendo un suo stesso lungometraggio

06 Mar 2019 - 18:19
 © ufficio-stampa

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Reduce dall'Oscar vinto nel 2018 con "Una donna fantastica" (primo del cinema cileno), il regista Sebastián Lelio mette in campo il remake americano di un film da lui stesso diretto nel 2012, il pluripremiato "Gloria". Quello che arriva nelle sale italiane dal 7 marzo si intitola "Gloria Bell" e ha come protagonista Julianne Moore, affiancata da John Turturro. Tgcom24 vi offre una clip esclusiva in cui l'attrice racconta il suo personaggio: "Sono rimasta impressionata dallo sguardo di Lelio, dalla sua umanità, dal modo in cui questa donna comune diventa il centro del racconto".

Gloria è una donna qualsiasi e straordinaria allo stesso tempo, una cinquantenne ancora molto bella che vive a Los Angeles, ama i suoi figli, ormai adulti, ed è anche una nonna attenta. Tra le sue passioni, quella di ballare nei club per single e comunque non smettere mai di credere all'amore. Durante una di queste serate incontra Arnold (Turturro), un tipo buffo e con qualche problema di troppo. Tra i due però nasce una passione inaspettata, che travolgerà la donna.

Nel 2013, "Gloria" ha partecipato alla competizione ufficiale del Festival di Berlino entusiasmando tutti. Tra i premi vinti anche quello all’attrice protagonista Paulina García che ha portato a casa l'Orso d'argento per la sua interpretazione.

Il regista, che nel primo "Gloria" seguiva sempre gli alti e bassi di una cinquantenne, ma in Cile, racconta il motivo per cui ha reinventato il suo stesso film: "Perché nutro un ammirazione sconfinata per Julianne Moore. L'ho conosciuta a Parigi nel 2015 d'estate. Mi avevano detto che adorava il film 'Gloria', ma non avrei mai pensato che lo volesse rifare. La sua passione per il personaggio mi ha commosso e al termine dell'incontro la Moore mi ha detto: 'Lo farei solo se lo dirigessi tu'. E io ho subito risposto: 'Lo dirigerei solo se lo interpretassi tu'".

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