"Il Corvo", la maledizione continua: sospeso il remake per bancarotta
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Il progetto era in cantiere ormai da anni, con protagonisti annunciati e abbandoni dell'ultima ora. Adesso si chiude (per ora) bottega per il fallimento della società di produzione
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Quella de "Il Corvo" come film maledetto sarà una leggenda metropolitana, ma la sfortuna attorno a questo titolo continua ad aleggiare. Il remake del film, in cantiere ormai da anni con continui stop-and-go dovuti ad abbandoni nel cast, ora finisce in naftalina per un po', se non per sempre: la società di produzione Relativity ha dichiarato bancarotta. Il futuro? L'unica cosa sicura per il momento è che la crew ha abbandonato gli studi.
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Attorno al "Corvo" la leggenda di film maledetto ha sempre aleggiato. A partire dal 31 marzo del 1993, quando il protagonista del film, Brandon Lee, rimase ucciso sul set da un colpo di pistola caricato su un'arma che doveva essere a salve. Mancavano solo 3 giorni alla fine delle riprese. Maledizione nella maledizione quella della famiglia Lee, visto che Brandon era il figlio di Bruce Lee, morto anche lui nel pieno della realizzazione di un film: ufficialmente di morte naturale, per molti ucciso.
Ma la "maledizione" del Corvo è stata alimentata anche da altri episodi. Per esempio quello che riguarda River Phonenix, che fece il provino per la parte principale poi andata Lee, e che morì di overdose in quello stesso 1993. Ma anche il remake, prima di finire in soffitta, non se l'è passata bene. Fortunatamente nessun morto, ma una continua serie di problematiche che ne hanno rallentato la lavorazione. A partire dal nome del protagonista, che è cambiato almeno tre volte. L'ultimo ad abbandonare, in ordine di tempo, è stato Jack Houston, ma prima di lui era saliti e scesi dalla barca Bradley Cooper e Luke Evans. Anche quella del regista sembrava una poltrona scomoda: prima F. Javier Gutierrez, e poi Colin Hardy. Almeno fino alla sospesione dei lavori...