ARRIVA NEL 2016

"Kung Fu Panda 3", il cuore di Po parla italiano: "E' lui il fulcro della trilogia"

In occasione di "View Conference" Tgcom24 ha incontrato Alessandro Carloni, regista del terzo episodio della saga della Dreamworks

28 Ott 2015 - 14:57

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E' uno dei personaggi più amati che il mondo dell'animazione abbia sfornato negli ultimi dieci anni. Ed è pronto a tornare. Lui è Po, il protagonista di "Kung Fu Panda 3", che arriverà nei nostri cinema nel marzo del 2016. A co-dirigere il film c'è un italiano, Alessandro Carloni. "Per me è un amato ritorno - spiega a Tgcom24 -, perché avendo lavorato al primo episodio ho contribuito a creare Po. E' lui il fulcro della trilogia".

"Kung Fu Panda 3", il cuore di Po parla italiano: "E' lui il fulcro della trilogia"

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L'occasione per incontrare Carloni è stata View Conference, la più importante conferenza italiana ed europea, dedicata alla grafica digitale, all'industria dello spettacolo e alla cultura transmediale, svoltasi a Torino. Classico esempio di talento italiano che si è affermato all'estero, il regista bolognese è alla corte del colosso Dreamworks ormai da parecchia anni, avendo messo il suo contributo in grandi successi come "Kung Fu Panda", "Sinbad: la leggenda dei 7 mari", "Dragon Trainer" uno e due. Prima si era fatto le ossa lavorando tanto in Italia quanto in Europa. "Kung Fu Panda 3" per lui significa riprendere in mano un personaggio al quale è molto affezionato. "Ero molto preparato per fare questo film perché ero uno dei fortunati che avevano lavorato alla creazione del personaggio di Po" spiega.

Qual è la caratteristica principale di "Kung Fu Panda"?
A differenza di altre saghe tutto è basato sul personaggio. Per esempio nella trilogia di "Dragon Trainer" un peso importantisismo lo hanno l'etica della guerra e la descrizione del mondo di vichinghi e draghi. In "Kung Fu Panda" tutto è incentrato Po, la gente ama soprattutto lui. E avendo io contribuito a sviluppare il personaggio stesso, mi sono trovato molto a mio agio a portarlo in un'altra storia.

Qual la differenza tra lavorare in italia e lavorare in un colosso come la Dreamworks?
In realtà a cambiare è proprio la mentalità tra Europa e Stati Uniti. A Hollywood tutto si basa sulla collaborazione, mentre il metodo europeo è molto più incentrato sul concetto di autore. Alla Dreamworks un regista ha a sua disposizione persone che sono dei geni nel loro mestiere. Quindi il suo vero compito è quello di sapere come gestire questi talenti, che sono mille volte più bravi di lui nelle loro rispettive specializzazioni. E' fondamentale il lavoro di squadra.

Qual è il compito principale di un regista di un film di animazione come "Kung Fu Panda"?
Non tradire le aspettative del pubblico. Ho scoperto di recente su internet che i ragazzini, soprattutto i più giovani, danno una loro recensione sul trailer del film semplicemente filmando se stessi che guardano il trailer. Mi capita di ricevere questi video di gente che ci emoziona solo perché vede Po sullo schermo. Per me è una cosa toccante e quindi, a prescindere dal decidere che storia fare, l'importante per noi è proteggere il personaggio e fare una storia che gli renda giustizia.


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