Dal 28 febbraio al cinema con Matt Dillon nei panni di un sadico serial killer
Horror psicologico, trattazione filosofica e celebrazione artistica. Dopo l'anteprima Fuori Concorso al Festival di Cannes 2018, arriva in sala dal 28 febbraio "La casa di Jack", il nuovo film di Lars Von Trier. Racconta la storia di un sadico serial killer convinto che uccidere le sue vittime sia la più alta forma d’arte. Protagonisti Matt Dillon, Uma Thurman e Bruno Ganz (venuto a mancare lo scorso 16 febbraio). Tgcom24 vi offre una clip esclusiva.
Ambientato nell’America degli anni 70, seguiamo l'astuto Jack attraverso 5 incidenti, gli omicidi che definiscono il suo sviluppo come serial killer. La storia viene raccontata dal punto di vista di Jack che vede ogni omicidio come un'opera d'arte in sé, anche se la sua disfunzione gli dà problemi nel mondo esterno. Lungo il cammino scopriamo le sue condizioni personali, i suoi problemi e i suoi pensieri attraverso conversazioni ricorrenti con lo sconosciuto Virgilio (di dantesca memoria). La pressione per l'inevitabile intervento della polizia si stia avvicinando, contrariamente a ogni logica, lo spingerà a rischiare sempre di più.
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"Più che un semplice serial killer, il mio Jack è uno psicopatico a cui manca completamente ogni tipo di empatia, ma è anche un artista fallito", ha spiegato Matt Dillon, che interpreta probabilmente il ruolo più difficile della sua lunga carriera: un serial killer che ha commesso più di 60 omicidi, donne, uomini e bambini.
L'attore americano, ricordando la scomparsa del collega Bruno Ganz, ha raccontato "Sono molto triste per lui era un grande attore e mi sento davvero fortunato ad aver lavorato con lui. Ero un suo grande fan da quando avevo 17 anni. Lui, tra l'altro, ha visto 'La casa di Jack' prima di me e mi diceva 'è la cosa più bella che ho mai visto, vedrai ne sarai orgoglioso'".