L'intervista al fondatore Pietro Clementi

"Teatro da Favola", riprende la stagione a Roma ea Milano | E c'è anche un libro

Tgcom24 ha intervistato Pietro Clementi, fondatore, regista e autore della compagnia che con i suoi spettacoli interattivi e immersivi ha rivoluzionato il mondo del teatro per famiglie battendo ogni record di incassi e presenze

di Giorgia Argiolas
28 Set 2023 - 08:43
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Riprende la stagione del "Teatro da Favola" a Roma ea Milano. La compagnia, che con i suoi spettacoli interattivi e immersivi ha rivoluzionato il mondo del teatro per famiglie battendo ogni record di incassi e presenze (da ottobre 2022 ad aprile 2023 ogni data al Teatro Manzoni di Milano e al Teatro Manzoni di Roma, due proprietà diverse ma per coincidenza con lo stesso nome, è andata sold out), realizzerà altri dodici spettacoli al Teatro Manzoni di Milano da ottobre 2023 ad aprile 2024, undici al Manzoni di Roma e - novità di quest'anno - quattro al Teatro Doglio di Cagliari. Tgcom24 ha intervistato il fondatore, regista e autore del "Teatro da Favola"  Pietro Clementi , il quale ha parlato anche del libro appena sbarcato in libreria,"La famiglia Transylvania" (Gallucci, 160 pp., 14,90 euro), tratto da uno dei suoi spettacoli.

Com'è nata l'idea di fondare una compagnia dedicata al mondo del teatro per i bambini e per tutta la famiglia? 

L'idea è nata dalla mia esperienza personale negli spettacoli per bambini. Parte dal principio. Dopo aver lavorato in teatro per molto tempo, avevo, come si suol dire, messo la testa a posto: mi ero sposato, avevo avuto una figlia e quindi avevo trovato un lavoro fisso, a tempo indeterminato. Tuttavia, il sacro fuoco del teatro continuava ad ardere sempre così sono ricaduto nella mia "dipendenza", sono entrato in una piccola compagnia della scuola di teatro che frequentavo e ho iniziato a occuparmi di spettacoli per bambini. Durante questa esperienza, mi sono reso conto che il mondo dell'intrattenimento teatrale per i più piccoli è troppo spesso affidato a giovani attori, che con poca esperienza si esibiscono davanti a una scalmanata platea di bambini nelle prime file, mentre contemporaneamente i genitori che li accompagnano si annoiano al cellulare in fondo al teatro. Quindi ho pensato: "Perché non realizzare uno spettacolo che emozioni e divertita sia gli adulti che i bambini?".

Qual è il percorso che ha portato alla creazione della compagnia?  

Avevo già iniziato a scrivere spettacoli per la piccola compagnia per cui lavoravo. Show con una doppia lettura: una per i piccoli, favolistica, divertente, educativa e interattiva, e una piena di citazioni, riferimenti comici e ironici per genitori, zii e nonni. Successivamente, mi sono messo in proprio e sono stato chiamato dal direttore del Teatro dell'Angelo a Roma (che dopo un po' ha chiuso), il quale nei miei spettacoli vedeva qualcosa di diverso rispetto agli altri. Ho quindi chiamato alcune mie colleghe attrici, Francesca Romana Biscardi e Livia Lucina Ferretti, affinché si unissero alla compagnia. Si sono poi "aggiunti" Francesco Mantuano e altri attori. Attori professionisti che lavorano frequentemente anche per cinema e tv. Piano piano, siamo cresciuti e siamo sbarcati prima al Teatro Manzoni di Roma e, cinque anni fa, al Manzoni di Milano. Un successo straordinario, siamo contentissimi.

Che tipo di spettacoli fate? 

Offriamo titoli classici rivisitati e opere originali nostre. Nei nostri show, i bambini sono i veri protagonisti: interagiscono con i personaggi, urlano, cantano. Per esempio, nello show di Natale sono loro ad allestire il teatro con le palline, mentre in quelli di Carnevale e Halloween sfilano in maschera. Ne "Il Mago di Oz", i bimbi sono il popolo di Oz e vengono sollecitati ad aiutare Dorothy. I piccoli ridono tantissimo e anche i grandi si divertono con citazioni e parodie o magari si emozionano per situazioni e momenti rappresentati che solo loro possono capire. Inoltre, durante gli spettacoli cerchiamo sempre di lanciare dei messaggi in maniera semplice e diretta. Per esempio, ne "La fatina scemarella" ce n'è uno contro il bullismo; in "Non è colpa della cicogna" spieghiamo ai bambini come nascono (nel finale di quest'ultimo c'è un monologo sulla genitorialità, un discorso talmente toccante che alcuni papà, a fine spettacolo, mi abbracciano piangendo: la più grande soddisfazione che si possa avere).

Durante il Covid, avevamo paura che le persone si disaffezionassero al teatro. Poi, invece, quando abbiamo ricominciato, ci siamo accorti che, al contrario, le famiglie hanno voglia di condividere quell'esperienza insieme. Mamme, papà e nonni ridono e si emozionano con il proprio figlio/nipote. Non stanno dietro col telefono. Tutta la famiglia colleziona, dunque, momenti di divertimento. Ricordi indelebili e felici che rimarranno nei piccoli quando cresceranno. 
  
Che stagione ci aspetta? 

Tra i titoli della nuove stagioni di Roma, Milano e Cagliari troviamo sia i capolavori per l'infanzia di tutte le generazioni, "Rapunzel", "Il Mago di Oz", "Alladin" e tanti altri, che anche nostri spettacoli originali, come "La famiglia Transylvania", "Il supplente di Babbo Natale" e "Non è colpa della cicogna". Titoli, questi ultimi, che hanno già riscosso uno straordinario successo tanto da diventare addirittura libri per bambini editi da Galucci editore, casa editrice tra le più importanti in Italia specializzata per i piccoli lettori.

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A proposito di questo, il 22 settembre è uscito il libro "La famiglia Transylvania"...
Sì, è il libro tratto da uno dei nostri primi spettacoli e quello che forse ha avuto più spettatori in questi anni: "La famiglia Transylvania". È la storia di un uomo, Jack Tripper, un aristocratico italo-inglese, che viene invitato, insieme a sua moglie Amanda, in uno sperduto castello in Transilvania per conoscere la famiglia di Ella, fidanzata e promessa sposa del figlio Finn. Contrario a un'unione di differenti culture, Jack non sa che Ella è nientedimeno che la figlia del Conte Dracula. E anche il vampiro farà di tutto per impedire il matrimonio. Un libro che tocca temi di grande attualità: l'accoglienza, la convivenza di culture diverse e il razzismo. Alla fine, entrambi i consuoceri capiranno che l'ascolto delle altre culture non fa che arricchire. Nel libro, appariamo noi attori illustrati da Valerio Chiola (illustratore, fumettista, autore, storyboard artist e character designer, ndr ). Si tratta di un libro interattivo: infatti, come durante lo spettacolo, si chiede ai bambini di partecipare.

Per info e prenotazioni contattare via messaggio WhatsApp il numero 3454846745.

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