Nel corso dell'interrogatorio per la convalida del fermo, il regista canadese ha fornito la sua versione dei fatti e in un memoriale afferma che sarebbe stato vittima di un ricatto
Si è svolto al tribunale di Brindisi l'interrogatorio per la convalida del fermo di Paul Haggis, il regista canadese arrestato a Ostuni domenica con l'accusa di violenza sessuale. Il regista e sceneggiatore premio Oscar resta agli arresti domiciliari ad Ostuni. "Haggis ha spiegato come sono andati i fatti. Si è dichiarato totalmente innocente, così come aveva fatto nell'immediatezza del fermo - ha detto il difensore del regista premio Oscar -. I rapporti che ha avuto con questa donna sono totalmente consensuali nel corso di questi tre giorni trascorsi insieme ad Ostuni".
L'avvocato Michele Laforgia ha aggiunto di aver "chiarito, anche contrariamente a quello che si ipotizza nelle imputazioni, che non c'è nessuna lesione e nessun segno di violenza". "Io credo - ha sottolineato il penalista barese - che abbiano male interpretato il referto del Pronto soccorso, dove la ragazza è stata visitata a seguito della denuncia".
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L'avvocato ha assicurato "massima collaborazione e attesa fiduciosa per quello che saranno gli esiti degli accertamenti" spiegando che Haggis ha risposto a tutte le domande che hanno fatto il giudice, i pm e la difesa e che lo stesso regista ha dichiarato "la sua volontà di rimanere in Italia fino a quando non sarà definitivamente accertata la sua totale innocenza".