Da Montesano a Gassman, centinaia i messaggi di cordoglio su Twitter per onorare la scomparsa del grande attore
La commozione per la scomparsa dell'attore invade i social e sono tantissimi a rendere omaggio al suo talento istrionico e totale, citando anche le battute e i personaggi più celebri dell'infinita galleria di ritratti consegnati alla storia dello spettacolo, dal Cavaliere nero al "whisky maschio senza raschio". "Andarsene nel giorno dell'80esimo compleanno, una mandrakata", scrive un utente su Twitter.
LEGGI ANCHE:
Gassmann: "Ciao Maestro" - "Ciao Maestro e amico. RIP", scrive Alessandro Gassmann postando una foto che lo ritrae in montagna accanto a Proietti. "Non poteva esserci risveglio peggiore. Oggi, nel giorno stesso del suo 80esimo compleanno, ci ha lasciato per sempre Gigi Proietti", e' l'addio di Rita Pavone, che ha "amato tantissimo il talento ma anche l'umanità di quest'uomo con cui ho avuto la grande gioia di lavorare. Addio Gigi. Ci mancherai tantissimo. RIP".
Pippo Baudo: "Un attore totale, patrimonio di tutti" - "E' stato un grande artista, un grande amico, un grande maestro: è stato tutto, un attore totale, enorme, di una grandiosita' pazzesca". E' commosso Pippo Baudo nel ricordare Gigi Proietti: "Raccoglieva tutto il massimo che un artista può avere: cantava, ballava, raccontava bene, sapeva coniugare il classico e il leggero. E anche quando raccontava una barzelletta, ne faceva una commedia". Nel 1972 Baudo volle Proietti con lui a "Canzonissima": "Lo avevo visto in Alleluja brava gente. Lo invitai, si alternava con Monica Vitti: dietro questi nomi c'è un mondo", sospira il conduttore. Baudo ricorda il successo di "A me gli occhi please": "Fu il primo one man show, in scena al teatro Tenda di piazza Mancini. Partì moscio, poi bisognava fare a cazzotti per entrare. Come i vecchi teatranti, Proietti tirava fuori dal baule i suoi personaggi, che diventavano spunto per i suoi sketch e che oggi sono patrimonio della gente". E ci tiene, infine, a citare il lavoro per il Globe Theatre: "Ha riportato il teatro shakespeariano nel cuore di Roma, ha fatto un capolavoro".
Arbore: "Un grande amico, avevamo la stessa matrice" - "Sono sotto shock, mi riesce difficile parlare di Gigi. Perché oltre a essere l'artista che sappiamo, era un grande amico" dice Renzo Arbore commosso intervenendo al telefono alla trasmissione "Storie Italiane". "Avevamo avuto le stesse matrici: venivamo entrambi dal night club, lui a Roma io a Napoli - racconta Arbore - e questo ci univa moltissimo. Appena c'era un progetto, era immediata l'idea di farlo insieme: io correvo da lui, lui da me. Appena ci vedevamo scattava un'alchimia straordinaria. Ci divertivamo e anche la conversazione dopo la pizza era meravigliosa".
Loretta Goggi: "Resto orfana della tua straripante bravura" - "Dal pestifero Titti all'indomabile Gatto Silvestro: se è vero che mi hai definito uno Stradivari, è altrettanto vero che tu sei stato e rimarrai per sempre il "Cannone" di Guarneri del Gesu' di Paganini e Paganini stesso messi insieme! Mi lasci insieme a Sagitta, Carlotta, Susanna, ai tuoi amici e al tuo sconfinato pubblico, orfana del tuo amore, del tuo affetto, della tua straripante bravura". E' l'addio di
Loretta Goggi a Gigi Proietti.
Cremonini: "Faro per i giovani" - "Senza parole... Questa volta l'inchino a #gigiproietti lo facciamo tutti noi", scrive Fabio Fazio. "Grazie, grande #GigiProietti. Ogni donna e uomo dello spettacolo ti deve molto. Oltre il teatro, il tuo regno. Faro per i tantissimi giovani che ti amavano. Alzarsi in piedi e applaudire forte", è il saluto di Cesare Cremonini. "Addio Gigi. Sullo schermo eri quello che perdeva ai cavalli. Oggi, pero', a perderti e a perdere
siamo tutti noi", queste le parole di addio di Enrico Vanzina.
Enrico Montesano: "Te possino Mandrà"... - "Te possino a Mandra' proprio oggi? Ma che è una mandrakata?", firmato er Pomata. Enrico Montesano è addolorato ma ci scherza su. "Gigi aveva un'ironia formidabile, l'avrebbe presa così, raccontando anzi inventando una barzelletta", dice l'attore che in "Febbre da cavallo" di Steno, film cult, era protagonista insieme a Proietti. "O forse - prosegue scegliendo di sdrammatizzare - avrebbe intonato Ettore Petrolini 'so' contento di morire ma mi dispiace...".