LO HANNO ANNUNCIATO I FIGLI

Addio a Kirk Douglas: se ne va a 103 anni il mito di Hollywood

Era l'attore più longevo ancora in vita. In 60 anni di carriera ha interpretato moltissimi film tra i più famosi di sempre, nel 1996 gli fu assegnato l'Oscar alla carriera

06 Feb 2020 - 14:22
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E' morto a 103 anni Kirk Douglas, vero mito di Hollywood. La notizia della scomparsa dell'attore è stata data dalla famiglia. In oltre sessant'anni di carriera Douglas ha interpretato 75 film, molti dei quali divenuti dei classici, da "Spartacus" a "Il grande campione", passando per "20.000 leghe sotto i mari" e "Sfida all'O.K. Corral". Il suo ultimo film era del 2004. Nel 1996 gli fu assegnato il premio Oscar alla carriera.

Addio a Kirk Douglas, mito di Hollywood: guarda le foto della sua carriera

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Douglas, il cui nome alla nascita era Issur Danielovitch, era nato ad Amsterdam nello stato di New York il 9 dicembre 1916, da una famiglia di ebrei bielorussi immigrati negli Usa.  Si mantenne agli studi facendo il cameriere, poi il lottatore, poi finalmente il direttore dell'Accademia d'arte drammatica lo ammise gratuitamente per merito. Fino a poco tempo fa aveva goduto di buona salute, nonostante un ictus subito nel 1996 che aveva limitato la sua capacita' di parlare.

La notizia della morte della leggenda del cinema è stata data da suo figlio, l'attore Michael Douglas, con un post su Facebook: "E' con grandissima tristezza che io ed i miei fratelli annunciamo che Kirk Douglas ci ha lasciati, all'età di 103 anni. Per il mondo era una leggenda, un attore dell'epoca d'oro del cinema che ha vissuto a lungo nei suoi anni d'argento, un attivista umanitario la cui dedizione alla giustizia ha indicato uno standard al quale tutti noi possiamo aspirare. Ma per noi era solo un papà". 

Il suo esordio nel cinema dopo l'apprendistato a Broadway si deve a Lauren Bacall. Fu infatti la moglie di Bogart  a segnalarlo al produttore de "Lo strano amore di Marta Ivers", che segno' l'inizio della sua carriera nel 1946.  Proprio ai suoi primi film faceva riferimento per parlare della versatilita' della sua carriera, accanto alla Stanwyck era stato infatti un procuratore alcolizzato in "Letterá a tre mogli', poi nel 1949 sarà nel film che gli darà la popolarità e una candidatura all'Oscar ("Il grande
campione'), nei panni di un pugile egoista.

Intanto due anni prima sul set de 'Le vie della citta'" aveva incontrato Burt Lancaster, l'amico di una vita con cui girerà altri sedici film fino a "Due tipi incorreggibili". Tutti film nei quali incarnava il classico duro. Protagonista di film iconici come 'Spartacus', 'Orizzonti di Gloria', 'Il bello e il brutto'.  Il giorno del suo compleanno da anni lo festeggiava donando agli altri: "Dare in beneficenza è un atto egoistico - diceva - perché mi fa stare bene".

Nel 2015 insieme alla moglie Anne Buydens - anche lei centenaria -, con la quale aveva condiviso la vita per oltre 60 anni, ha donato 15 milioni di dollari ad una clinica di Los Angeles per ex attori e lavoratori di Hollywood colpiti dal morbo di Alzheimer.

 Nominato all'Oscar tre volte, Douglas ha ricevuto l'onorificenza più prestigiosa dell'Academy: l'Oscar alla carriera nel 1996. Dopo la morte del figlio Eric per overdose, altre tragedie colpirono l'attore negli anni Novanta: nel 1991 Douglas sopravvisse per miracolo ad un incidente di elicottero dove due dei suoi compagni di volo persero la vita. Nel 1996 un ictus gli tolse la parola. Ma tenace come sempre, con ore ed ore di terapie riabilitative, Kirk riprese almeno un po' la capacità di comunicare fino a conquistare l'Oscar e superare il secolo. Di lui, tra gli ultimi rappresentanti della Hollywood degli anni d'oro, rimane il fisico atletico, lo sguardo azzurrissimo e un inconfondibile fossettá in mezzo al  mento.

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