Addio a Little Richard, uno dei padri del rock'n'roll
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Il musicista aveva 87 anni, le cause della morte non sono state ancora rese note
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E' morto a 87 anni Little Richard, uno dei padri fondatori del rock'n'roll, La notizia è stata diffusa da "Rolling Stone", che ha citato un comunicato del figlio del musicista di "Tutti Frutti". Little Richard, vero nome Richard Danny Penniman, divenne celebre grazie al suo stile travolgente al piano e al suo look trasgressivo nell'America conservatrice degli anni 50. Tra i suoi storici hit, "Long Tall Sally", "Lucille" e "Good Golly Miss Molly".
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Nato a Macon, il 5 dicembre del 1932, Little Richard ha sempre tenuto a farsi chiamare "The Original King of Rock'n'Roll". Sicuramente perché un atteggiamento da primadonna era connaturato a tutti i big del genere che negli anni 50 cambiò la musica, ma anche perché lui, in effetti, su quel genere aveva più di un diritto di primogenitura. Basti pensare a "Tutti Frutti", brano diventato un classico riproposto da mille gruppi, da Elvis Presley ai Queen, passando per Elton John e i T-Rex. un brano scritto e inciso da Richard nel 1955, con quell'inizio diventato iconico, "Womp-bomp-a-loom-op-a-womp-bam-boom!", che altro non è che una frase onomatopeica di passaggio di batteria.
Personaggio eccessivo, provocatorio, Richard dovette scontrarsi sia con il razzismo che con i pregiudizi per la sua omosessualità. Due elementi che nell'America degli anni 50 fecero sì che lo scettro di "re del rock'n'roll" venisse ben presto affibbiato a personaggi più tranquillizzanti. Gli abiti sgargianti, i testi "lascivi", il trucco e persino la pettinatura imbrillantinata, venivano visti da molti come fumo negli occhi.
Tanti i singoli di successi messi a segno tra il 1955 e il 1957, tutti diventati classici del genere: "Long Tall Sally", "Lucille", "Rip It Up", "Ready Teddy", "Good Golly Miss Molly". Poi uno stop alla carriera, figlio di una conversione al cristianesimo che lo porta a lasciare la scena musicale. Torna negli anni 60. Il treno del rock'n'roll è passato da un po' e lui non riesce a incidere come prima sulla scena musicale, ma per capire quanto fiuto avesse, basta leggere il nome del chitarrista da lui ingaggiato nel 1964 per la sua band. Jimi Hendrix.
Nei decenni seguenti Richard continua a scrivere, incidere e girare in tour. Si diletta anche nella recitazione con alcune comparsate in film di successo come "Su e giù per Beverly Hills". Ma soprattutto la sua musica continua a vivere negli artisti da lui influenzati nell'arco di diversi decenni: da James Brown a Bob Seger, da Angus Young a Rod Stewart, passando per David Bowie e Freddie Mercury.
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