Interprete di una trentina di film e di numerosissimi spettacoli teatrali, l'attrice e doppiatrice aveva 72 anni: era stata colta da un malore a giugno
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E' morta a 72 anni Ludovica Modugno. Attrice e grande doppiatrice. Ha passato una vita in teatro e sul grande schermo, in prima persona e prestando la voce a grandi star: da Stockhard Channing, la Rizzo di "Grease", a Cher in tutti i suoi film principali per arrivare alla Glenn Close degli anni più recenti. Era stata colta a giugno da un malore che ha avuto crescenti complicazioni.
La Modugno aveva esordito a soli 4 anni nel primo romanzo sceneggiato prodotto e trasmesso in Italia, "Il dottor Antonio", per poi debuttare nel doppiaggio prestando la voce al bimbo protagonista di "Marcellino pane e vino". Nel 1969 era arrivato il debutto al cinema in "Italiani! E' severamente proibito servirsi delle toilette durante le fermate", di Vittorio Sindoni. Tra i film a cui ha partecipato sono da segnalare "Volevo i pantaloni", "Camerieri", "Il bagno turco", "L'ultimo capodanno", "Cado dalle nubi", "Quo vado?" e "Notti magiche". Tante anche le serie tv che l'hanno vista recitare, da "Cime tempestose" a "Il maresciallo Rocca" e "Distretto di polizia".
Ma il doppiaggio ha rivestito sempre un'importanza particolare nella carriera della Modugno. Le sue attrici predilette sono state Glenn Close e Cher, ma sua è stata anche la voce di Anjelica Huston, Viola Davis, Ellen Barkin, Stockhard Channing e tantissime altre, tra cui Victoria Principal, la Pamela di "Dallas".
Dopo l'ultimo successo teatrale in "Ritter, Dene, Voss" di Thomas Bernhard, a giugno si era dovuta fermare per un malore. Che nei mesi ha portato crescenti complicazioni.
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