Addio a Maurizio Arcieri, per anni l'avanguardia della musica italiana
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Prima con i New Dada negli 60, poi con i Krisma, Arcieri ha esplorato i generi più lontani dalla nostra tradizione, dal beat al punk, passando per l'elettronica
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Si è spento a 72 anni, dopo una lunga malattia, Maurizio Arcieri, leader dei New Dada negli anni 60 e poi nei Krisma con la compagna Christina Moser. Arcieri ha rappresentato per anni la parte più avanguardistica della scena musicale italiana, passando dal beat al punk e all'elettronica sempre con originalità e voglia di stupire.
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Arcieri è morto in una clinica di Laveno Mombello (Varese), ma da oltre 10 anni viveva in una sorta di buen retiro a Castelvaccana, tra le Prealpi e il lago Maggiore. A dare la notizia è stato il quotidiano "Varese News".
Da solista, negli anni 60, i suoi maggiori successi furono "5 minuti e poi", rifatta in anni recenti da Claudio Bagloni, e "L'amore è blu". Poi il sodalizio, professionale e privato, con la Moser, che le è stata accanto fino all'ultimo. Negli anni 70 i Krisma sono stati tra i primi a cogliere la rivoluzione punk che arriva dagli Stati Uniti e dall'Inghilterra, anche con azioni clamorosi, come nel 1977 quando Maurizio si taglio un dito davanti al pubblico nel corso di un concerto. Ma anche quella è stata una fase in un cammino di grande sperimentazione ed evoluzione.
Così negli anni 80 sono arrivati successi come "Water", "Cathode Mama", "Many Kisses", "Nothing to do with the dog". Pur non essendo mai diventati un fenomeno popolare (anche se negli anni 80 Red Ronnie li fece conoscere alle nuove generazioni avendoli come ospiti fissi nel programma "Be-bop-a-lula", mentre nei 90's ci pensò Piero Chiambretti), i Krisma sono stati un punto di riferimento per molti musicisti. Da qui le collaborazioni con Franco Battiato, Subsonica e Vangelis.