Esperto in arti marziali, l'attore giapponese aveva 82 anni. E' morto a causa di complicazioni legate al Covid
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L'iconico attore e maestro di arti marziali giapponese Sonny Chiba è morto a 82 anni per complicazioni legate al Covid. Lo ha reso noto il suo agente, Timothy Beal, ricordandolo come "un grande amico e un cliente fantastico, un uomo così umile, premuroso e gioviale". Star in patria, ha partecipato anche ad alcune produzioni hollywoodiane come "The Fast and the Furious: Tokyo Drift" anche se era noto al grande pubblico per aver interpretato Hattori Hanzo in "Kill Bill" di Quentin Tarantino, un ruolo pensato come omaggio dal regista americano che era un suo grande ammiratore.
Nato Sadaho Maeda nel 1939 a Fukuoka, nel Sud Ovest del Giappone, Shinichi "Sonny" Chiba studiò arti marziali negli anni 60 e la padronanza del karate gli fece guadagnare diversi ruoli cinematografici e televisivi, anche in produzioni importanti come quello dello studio Toei. A farlo conoscere al pubblico internazionale fu la trilogia di "The Street Fighter" negli anni 70: ispirata al successo dei film con Bruce Lee, Chiba recitava la parte di Takuma Tsurugi, un letale sicario che si trova prima a lavorare per la Yakuza e poi a combatterla.
La trilogia venne distribuita anche negli Stati Uniti e suscitò grande impressione sul giovane Tarantino che lo definì "il più grande attore che abbia mai lavorato nei film di arti marziali". Così nel 2003 decise di reclutare l'attore per "Kill Bill: Volume 1" per il ruolo dell'anziano samurai che forgia per Uma Thurman una delle sue celeberrime spade per aiutarla nella sua vendetta. È anche apparso in "The Fast and the Furious: Tokyo Drift" come Kamata, un boss della Yakuza oltre in titoli come "Bullet Train", "Champion of Death", "The Storm Riders", "Karate Warriors", "Doberman Cop", "Shogun’s Samurai". La sua prossima pellicola avrebbe dovuto essere "Outbreak Z", un film di zombi con Wesley Snipes.